Le ragazze della SSD Dolomiti Bellunesi muoveranno il primo passo del nuovo anno solare sul terreno della Coppa Italia d’Eccellenza. E in particolare a Bassano, dove domenica 7 gennaio (ore 14.30) affronteranno le padrone di casa della Bassanese nell’ultimo turno del girone eliminatorio. Un girone che il collettivo di mister Pellicanò ha interpretato a meraviglia: tre gare e altrettante vittorie. Non a caso, basterà un punto per blindare il primato in graduatoria e volare ai quarti come testa di serie.
NESSUN CALCOLO – Ma Roberta Cappellano, una delle colonne del gruppo, non intende impostare calcoli: «Di sicuro non ci accontentiamo del pareggio, l’obiettivo è quello di vincere sempre. Abbiamo le carte in regola per ottenere il bottino pieno, anche se ci mancherà qualche pedina titolare per cause lavorative. In ogni caso, daremo il 100 per cento pure per loro».
FAME – Nel frattempo, in campionato, le dolomitiche hanno salutato l’andata dal terzo gradino della classifica: «Sapevamo di poter far bene, anche se forse rimane un po’ di rammarico per alcuni punticini persi qua e là. Ma non possiamo assolutamente lamentarci: abbiamo tenuto testa a ogni avversaria. Per quanto riguarda il mio rendimento, posso ritenermi abbastanza soddisfatta: qualche gol è arrivato e pure gli assist. Tuttavia, ciò che conta è portare a casa il successo, indipendentemente dal mio rendimento». Allargando l’orizzonte, l’anno solare appena archiviato ha avuto contorni radiosi: «È stato un bellissimo 2023, dall’inizio alla fine. Nessuno, e dico nessuno, nemmeno noi, pensava di raggiungere certi traguardi. E, invece, il fatto di vincere partita dopo partita dà coraggio e alimenta la fame di vincere ancora. Il momento più bello? La finale di Coppa Italia: nonostante la sconfitta ai rigori, rimane il miglior ricordo».
TREND POSITIVO – In assenza di De Valerio, Cappellano è stata insignita dei gradi di capitano: «Non lo nego, avere la fascia al braccio è un orgoglio, oltre che una grande soddisfazione». Ora, però, è tempo di focalizzarsi sulle prossime sfide: «Vogliamo mantenere il trend positivo e continuare ad avere la stessa voglia, la stessa grinta e lo stesso carattere della prima parte del campionato. E poi, perché no, mi giocherei volentieri un’altra finale di coppa». Già, ha ragione Roberta: perché no?