A tre settimane di distanza dall’ultima gara ufficiale, le ragazze della SSD Dolomiti Bellunesi sono pronte a tornare in campo. E a immergersi nella fase decisiva della stagione: i playoff di Eccellenza. Il primo turno coincide con gli ottavi di finale e le dolomitiche lo affronteranno in trasferta: a Campodoro, in provincia di Padova, nella tana della Villafranchese. Si gioca domenica 7 maggio e il fischio d’avvio è previsto alle ore 16.
LA FORMULA – È un turno secco, senza ritorno. E mentre le padrone di casa avranno a disposizione due risultati su tre, Sommariva e compagne dovranno giocoforza strappare una vittoria per accedere ai quarti. Vittoria che può arrivare nei canonici 90’ o, al massimo, nei tempi supplementari. Qualora il punteggio fosse ancora in equilibrio, anche dopo 120’, allora passerebbe la Villafranchese, essendosi piazzata meglio in campionato. «Siamo preparati per affrontare l’impegno – afferma proprio il tecnico -; negli ultimi giorni il gruppo si è allenato bene, nonostante qualche acciacco».
CONTINUITÀ – Le Women vogliono cementare le certezze acquisite in un 2023 interpretato ad altissimi livelli: «Mi aspetto continuità – riprende Pellicanò -. Giochiamo un buon calcio, le cose le sappiamo mettere in pratica: non resta che lavorare sulla testa, sulla determinazione, sulla convinzione. Sono fiducioso». Ma la Villafranchese è una compagine da prendere con le pinze, se è vero che ha chiuso il proprio girone di campionato (abbinato alla lettera A) al terzo posto, con un bilancio di 11 successi in 18 partite: «Affronteremo una compagine che attacca col 3-5-2 e difende col 4-4-2. Ha nei due attaccanti il punto di forza e, rispetto a noi che amiamo far girar palla e avere il controllo del gioco, tende ad affidarsi ai lanci lunghi per esaltare le caratteristiche del reparto offensivo».
SBAGLIARE IL MENO POSSIBILE – È il debutto nei playoff, ma la posta in palio è già elevata: «Sarà una piccola finale, con un margine di errore ridottissimo. Dovremo sbagliare il meno possibile – conclude il mister – e dare vita a una prestazione di grinta, solidità e cattiveria agonistica. Le ragazze si sono sempre aiutate l’una con l’altra e hanno manifestato dei miglioramenti importanti: non resta che proseguire su questo trend positivo».