CONDOR TREVISO-DOLOMITI BELLUNESI 0-1
GOL: st 12’ De Zolt.
CONDOR TREVISO: Dal Bon, Natali, C. Simeoni, Pillon, Lucca (st 29’ Ceccato), I. Simeoni, Dal Zotto, Pavan, Bortolotto, Toppan (st 29’ Grillo), Marchesin. Allenatore: A. De Bortoli.
DOLOMITI BELLUNESI: Squarcina, Borsoi, De Zolt (st 48’ Andolfatto), De Bastiani, De Paoli, Cappellano, Bristot, De Betta (st 29’ Triches), Mastel, Sommariva (st 9’ Zancanaro), De Valerio. Allenatore: Francesco Pellicanò.
ARBITRO: Antonio Arduini di Treviso.
NOTE. Nessuna ammonizione. Angoli: 4-4.
“Susanna mon amour”, cantava Adriano Celentano. Ed è un ritornello che può intonare, a squarciagola, anche la SSD Dolomiti Bellunesi. Perché la Susanna in questione è De Zolt: la risolutrice del quarto di finale di Coppa Italia d’Eccellenza. È sua la rete che dà scacco al Condor e permette alle dolomitiche di volare verso le semifinali della competizione: l’1-0 di Treviso basta e avanza per sedersi al tavolo delle magnifiche quattro.
A tale proposito, la prossima sfida di coppa è in calendario il 12 marzo: l’avversaria? Sarà resa nota giovedì, dopo il sorteggio: in ballo ci sono ancora la Virtus Padova (secondo in graduatoria nel girone di campionato delle dolomitiche), il Real San Massimo (primo nel raggruppamento parallelo) e il Saronecaneva, appena affrontato dalle atlete di Pellicanò, in campionato. E proprio il mister non nasconde la sua soddisfazione per il traguardo raggiunto: «Complimenti alle ragazze. Il miglioramento è davvero esponenziale e prosegue di partita in partita: sia dal dal punto di vista tecnico, sia caratteriale». La SSD Dolomiti Bellunesi è riuscita a spuntarla nonostante l’assenza per squalifica della “sette-polmoni” Rosson e una Sandra Sommariva a mezzo servizio: «Mezzo? Forse addirittura un quarto – precisa il tecnico -. La capitana era alle prese con una contrattura che le ha impedito di allenarsi con regolarità durante la settimana».
L’episodio che decide la sfida arriva a inizio ripresa: è il 12’, quando De Valerio pesca con un preciso passaggio filtrante De Zolt. La quale è bravissima a inserirsi con i tempi giusti, a controllare in corsa e a superare la numero 1 (anzi, 38 sulla maglia) del Condor, protesa in uscita: il pallonetto è morbido, preciso. E si adagia in fondo al sacco. È il gol partita. Il gol qualificazione. Il gol che vale la semifinale.
Che spettacolo queste ragazze…