Dopo l’infortunio muscolare rimediato nel recupero di inizio aprile, a Montecchio Maggiore, Mattia Tardivo è tornato. Ed è pronto a dare il suo contributo in questo finale di stagione. Domenica 12 maggio, infatti, la SSD Dolomiti Bellunesi sarà impegnata, per la prima volta nella sua storia, in una gara di playoff: in particolare, nella semifinale contro il Campodarsego (fischio d’avvio alle ore 16).
DOLCE RICORDO – Lo stesso Campodarsego è già stato affrontato, e superato, due volte in campionato: al “Gabbiano”, 1-0 grazie alla rete di Thomas Cossalter. E al polisportivo, in un match marchiato a fuoco proprio da Tardivo, capace di procurarsi e di trasformare il rigore del raddoppio. Un penalty determinante, nel 2-1 di inizio ottobre: «Sì, all’andata abbiamo disputato un’ottima partita – ricorda il ventiquattrenne centrocampista, ex di turno – e pure al ritorno. Proprio contro i biancorossi ho trovato il primo gol in campionato: la mia miglior prova? Non penso, è stata però la prima, vera prestazione dell’annata. Spero di ripetermi».
DIMORA – Un mese trascorso ai margini del rettangolo verde, prima del rientro: a Mestre, in uno stadio “Baracca” che, nella stagione 2021-2022, era la sua dimora. «È sempre piacevole tornare in una piazza che mi ha dato tanto – riprende Mattia – e mi ha fatto crescere sia come calciatore, sia come persona. Ho provato una bella emozione». Spedito nella mischia dopo l’intervallo, l’ex Arzignano ha ben figurato: «Le sensazioni sono state molto positive. Ora sto cercando di tornare al pieno della forma e questa settimana di preparazione mi aiuterà. Nel complesso, comunque, mi sento bene».
SPIRITO DI SEMPRE – Il secondo posto ottenuto in stagione regolare, alle spalle della capolista Union Clodiense Chioggia, rappresenta già di per sé un traguardo rilevante. Ma nessuno, in casa SSD Dolomiti Bellunesi, intende accontentarsi. Tantomeno Tardivo: «Lo spirito deve essere lo stesso di sempre. Quello che ci ha contraddistinto nell’intero arco del campionato. Abbiamo voglia di chiudere alla grande la stagione: ce lo meritiamo tutti».
INFORTUNI – Protagonista in ambito calcistico. E pure fuori, se è vero che “Tardi” ha nobilitato la sua annata con la laurea in Scienze motorie: «A livello collettivo, valuto in maniera positiva la stagione. E personalmente ritengo di aver dato vita a un buon campionato, anche se mi sono infortunato due volte, in un periodo in cui mi stavo esprimendo bene. I problemi fisici mi hanno penalizzato: so che avrei potuto fare ancora meglio. Insomma, sono soddisfatto, ma non fino in fondo».
Foto di Giuseppe De Zanet