La SSD Dolomiti Bellunesi ha aperto la fabbrica del gol. E nel segno della democrazia. Perché l’attacco più prolifico dell’intero campionato (girone C di serie D) ha trovato il bersaglio per ben 56 volte (2 in più dell’Adriese e 4 del Portogruaro). E con ben 12 interpreti diversi. In buona sostanza, i dolomitici hanno mandato a segno un’intera squadra e oltre. A conferma che il gruppo ha suonato come un’orchestra e non attraverso la voce dei solisti.
Le reti sono 56? Ma il dato è relativo al solo campionato. Perché non va dimenticato che il collettivo di Nicola Zanini ha fatto strada pure in Coppa Italia, tanto da spingersi fino agli ottavi di finale. E allora, aggiungendo la competizione parallela alla serie D e i playoff, ecco che il bottino stagionale si amplia ulteriormente, fino a sfondare il tetto delle 60 realizzazioni: per la precisione, sono 62.
Due gli atleti più prolifici, entrambi a quota 9: Caprioni e Marangon. Il primo è stato costretto ad alzare bandiera bianca, a poche tappe dal traguardo, in seguito a un brutto infortunio patito nel big match con la Clodiense. Il secondo, invece, è arrivato nel mese di dicembre e ha subito “flirtato” con la doppia cifra: “Jack”, infatti, è stato autore di 8 sigilli in stagione regolare. E uno nei playoff, in occasione della semifinale con il Campodarsego.
A quota 8, Marko Nunic e subito dietro, a 7, un difensore goleador come capitan Pablo Perez: il colpo di testa è la specialità di casa? Sì, ma lo spagnolo ha segnato perfino in contropiede (contro la Luparense, in pieno recupero e all’interno di una gara in cui c’era da gestire una situazione di vantaggio), dimostrando di avere tempi di inserimento non comuni, oltre a un fiuto da segugio anche nelle aree avversarie. A quota 5, invece, spicca un terzetto: quello composto da Tardivo (autore del primo centro stagionale, in Coppa Italia, a Treviso), De Paoli (pure lui a segno in coppa, così come nella trasferta che chiuso il campionato, a Mestre) e Toniolo. Quindi, Thomas Cossalter e Biancheri a 4 (compresa la stoccata decisiva per approdare agli ottavi di coppa), i 2 di Alcides (entrambi di testa, allo Zugni Tauro), le singole firme di De Carli e Baldassar e un’autorete (a Montecchio). Insomma, una vera e propria fabbrica, A produzione continua. E speciale.
Foto di Giuseppe De Zanet