DOLOMITI BELLUNESI-MESTRE 1-0
GOL: st 7’ Marangon.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Capacchione, Alcides, Bevilacqua, Toniolo; De Carli, Mazza (st 20’ Tardivo), Baldassar; Marangon, Biancheri (st 40’ Caprioni), De Paoli (st 47’ Grieco) (in panchina: Bresolin, Fagherazzi, Nunic, A. Cossalter, Masut, Bandaogo). Allenatore: N. Zanini.
MESTRE: Yabrè; Maset (st 30’ Verzini), Frison, Carini; Pinton (st 22’ Brigati), Viviani (st 16’ Boscolo), Mozzo, Casarotto (st 16’ Barzon), Imputato; Rivi, Ndreca (st 42’ Moraschi) (in panchina: Sheremeta, Del Savio, Spinelli, Montalto). Allenatore: G. Zecchin.
ARBITRO: Mansour Faye di Brescia (assistenti: Roberto Pozzi di Varese e Simone Giuseppe Chimento di Saronno).
NOTE. Ammoniti: De Carli, Mazza, Maset, Brigati, Biancheri, Imputato. Angoli: 6-6. Recupero: pt 2’; st 5’.
Ma quale “vecchio” con barba lunga, occhiali e vestito rosso? Il Babbo Natale dolomitico ha il numero 27 stampato sulla schiena, il corpo rivestito di tatuaggi, dà del “tu” al pallone e segna con una regolarità impressionante: cinque gol in tre partite (e spiccioli). Una rete ogni 60 minuti circa. Giacomo Marangon, con un lampo a inizio ripresa, impacchetta tre punti che permettono alla SSD Dolomiti Bellunesi di chiudere il girone d’andata da sola al terzo posto.
COMPATTEZZA – Citare Jack è doveroso, ma è l’intera la squadra a meritare la copertina del giovedì natalizio contro il Mestre: da Virvilas, decisivo in avvio, a una difesa che – a dispetto della contemporanea assenza di Perez, Tiozzo e Grieco (il terzino è entrato solo nei secondi finali) – si è destreggiata al meglio e ha mantenuto la porta inviolata, fino a un centrocampo capace leggere in maniera impeccabile i vari momenti della gara. E l’attacco? Ha segnato. E “sgobbato”, con innumerevoli ripiegamenti nella metà campo amica. Grazie a questa compattezza, anche le tante assenze hanno pesato meno.
VIRVILAS INSUPERABILE – Nella prima frazione, i dolomitici si fanno vedere con due colpi di testa di Alcides e Bevilacqua, fuori bersaglio, ma l’estremo mestrino Yabrè è sostanzialmente inoperoso. A differenza del collega Virvilas, prodigioso nel deviare sul legno un colpo di testa di Maset, destinato a insaccarsi. Il riflesso del portierone lituano – attento pure sulla stoccata di Mozzo, alzata sopra la traversa – vale almeno quanto un gol.
RASOIATA – Ma se parliamo di gol, allora ecco che entra in scena Marangon: è il 7’ della ripresa, quando l’attaccante originario di Porto Tolle sfrutta una corta respinta della difesa mestrina e, senza pensarci troppo, calcia di prima intenzione. È una rasoiata micidiale. E la rete si gonfia: 1-0. Il risultato non cambierà più, anche perché la retroguardia di casa concede lo stretto indispensabile: nello specifico, gli ospiti vanno vicini al pareggio in seguito al sinistro del neo entrato Barzon, fuori di poco, mentre i dolomitici sfiorano il raddoppio con un colpo di testa di Toniolo e un irresistibile coast-to-coast di De Paoli, “murato” in uscita dal numero 1 mestrino. Sì, saranno davvero liete festività.
L’ANALISI – «Ci tenevamo a concludere bene e a fare un piccolo regalo di Natale al popolo della provincia di Belluno – argomenta mister Nicola Zanini -. È stata una partita difficilissima, di sofferenza, alla quale siamo arrivati pure un po’ stanchi e rimaneggiati. Per l’ennesima volta, però, i ragazzi hanno dimostrato grande carattere». Zanini è stato profetico: «A fine primo tempo avevo detto al gruppo che un’occasione l’avremmo avuta. Almeno una. E siamo stati bravi a sfruttarla. Il terzo posto in solitaria? È il coronamento del girone di cui ci siamo resi protagonisti: era giusto così. Meritiamo questa posizione».
Foto di Giuseppe De Zanet