Aveva fatto le prove generali a metà ripresa: tiro di prima intenzione, su invito dalla sinistra, e paratissima del portiere della Virtus Verona a negargli il gol. Quel gol che invece ha preso forma al 90’. E, per la SSD Dolomiti Bellunesi, è valso una vittoria in rimonta (3-2) contro una compagine di serie C: volée di sinistro, su assist di De Paoli, e palla nell’angolino basso. Se il buongiorno si vede dal mattino, sul cielo di Thomas Cossalter splende già il sole: «È stata una buona prova di tutto il gruppo – afferma il centrocampista, classe 2003, passato per le giovanili del Bologna -. Ognuno di noi ha dato il proprio contributo e, in più, siamo riusciti a finalizzare quanto creato».
RISULTATI DI CONSEGUENZA – Thomas è ripartito a tutta: «Ma non è un nuovo inizio, è solo una tappa di un percorso di crescita che deve proseguire. La mia sensazione è la stessa degli ultimi anni: ho sempre cercato di dare il massimo. A questo proposito, è fondamentale riuscire ad allenarsi al meglio e avere uno staff tecnico che aiuti il singolo giocatore a far emergere le sue potenzialità. Allora i risultati arrivano di conseguenza».
LIBERTÀ DI ESPRIMERCI – Il test andato in scena allo Zugni Tauro di Feltre ha dato indicazioni positive: «Abbiamo sofferto il giusto, senza mai abbatterci. Ho visto una squadra con grinta e personalità, ma soprattutto unita. Anche se lavoriamo sul rettangolo verde da pochi giorni, stiamo creando un bel gruppo. Mister Nicola Zanini? Siamo in una fase di conoscenza: è una persona tranquilla, ci lascia libertà di esprimerci e trasmette serenità. Ma giustamente pretende che ogni componente del collettivo dia il meglio, non si risparmi e giochi per la squadra».
BASE SOLIDA – Il prossimo impegno è in calendario sabato 5 (ore 17), allo stadio Umberto Orzes di Ponte nelle Alpi, dove approderà il Portomansuè. Anche se il pensiero è già rivolto agli impegni ufficiali: «Sappiamo che quelli di serie D sono campionati strani – conclude Thomas Cossalter -. Ciò che conta è creare una base solida: non sarà un’annata facile, le avversarie forti non mancheranno, ma vogliamo essere fra le protagoniste. Dipende da noi, da quanto riusciremo a dimostrare».
Foto di Giuseppe De Zanet