Ha il numero 10 sulle spalle, “strappa” con dei cambi di passo che mandano a vuoto gli avversari e tira da metà campo, sfiorando il gol: della domenica? No, del campionato. Se c’erano dei dubbi sul fatto che Mattia Episcopo avesse ritrovato la condizione migliore (va ricordato che l’ex Union Feltre è rimasto fermo nella prima metà di stagione), allora il diretto interessato li ha spazzati via con una prestazione di altissimo spessore: una sola? Non proprio: già nel confronto con la Luparense, Mattia aveva deliziato la platea dolomitica. E si è ripetuto contro il Cattolica. A ripetersi, però, è anche il risultato di parità: 1-1 con i “lupi”. E 0-0 con i romagnoli: «È mancato solo il gol – allarga le braccia il trequartista – oltre a un pizzico di fortuna e di cattiveria sotto porta. La prestazione c’è stata, ci abbiamo provato fino alla fine».
La SSD Dolomiti Bellunesi era reduce dal recupero di Mestre. Peraltro vittorioso: «Dubito che la gara infrasettimanale abbia inciso, abbiamo corso e lottato per 90’. Con il Cattolica non si è vista una squadra affaticata o spenta, al contrario».
La coperta, però, è un po’ corta. Perché è vero che è rientrato Raimondi, ma è altrettanto vero che l’attacco era privo di due elementi di rilievo come Corbanese e Cossalter: «Ma chi ha giocato non ha fatto poco, anzi. Più che altro mancano i cambi per provare a risolvere le partite». Una delle note maggiormente positive riguarda Filippo De Paoli: «”Pippo” ha fatto molto bene, ma avere altre forze fresche in più sarebbe stato fondamentale per sbloccare la sfida».
Nel frattempo, Episcopo si è calato definitivamente nella nuova parte: «Dal punto di vista fisico mi sento molto bene. E anche l’ambientamento procede nel migliore dei modi, ma non avevo alcun dubbio: sono contento, questo è un gruppo di ragazzi che fra loro si conoscevano. E che io conoscevo a mia volta».
Foto di Giuseppe De Zanet