Il poker di Montebelluna? Fa già parte del passato. La SSD Dolomiti Bellunesi intende guardare solo ed esclusivamente avanti. Perché c’è un obiettivo da raggiungere: i playoff. E magari anche un piazzamento da conservare: il numero 2 della classifica, agganciato domenica scorsa. In questo senso, una tappa importante, nel tortuoso percorso di un campionato indecifrabile, è rappresentata dal match in programma domenica 3 marzo (ore 14.30), allo stadio comunale di Sedico, contro la Luparense.
ANALISI – Non a caso, lo staff tecnico ha già iniziato a preparare la prossima sfida con la consueta cura. Staff che è guidato da mister Zanini, ma di cui fanno parte professionalità di rilievo. E profili in possesso di una laurea specialistica in Scienze e tecniche dello sport, oltre che di una licenza Uefa A. Come nel caso dell’assistente tecnico, Diego Bistore: «Mi occupo principalmente dell’analisi video – non solo interna alla squadra, ma anche degli avversari – utile poi per pianificare la strategia di gara nel micro-ciclo settimanale. In generale, nel nostro staff, che è a immagine e somiglianza della squadra, il rapporto umano e professionale si fondono assieme».
SPESSORE MORALE – Bistore è il braccio destro di Zanini: «Prima di tutto, Nicola è una persona di grandissimo valore e spessore morale. E poi è un allenatore preparato, fra i top della categoria, tanto da riuscire a incidere sia dal punto di vista tattico, sia motivazionale: aspetti fondamentali in uno sport in continua evoluzione».
QUALITÀ DEL LAVORO – L’attuale seconda piazza, a braccetto col Treviso, non stupisce in maniera particolare l’assistente tecnico: «Sarò onesto, mi aspettavo che la squadra fosse molto competitiva e capace di rimanere costantemente nelle prime posizioni della graduatoria. Non si tratta di creare false aspettative o lanciare previsioni da fantacalcio: la qualità del lavoro settimanale è l’unico parametro che rinforza queste convinzioni». Il collettivo dolomitico ha qualcosa di speciale: «Ogni atleta mette le proprie abilità e le attitudini – umane e tecniche – al servizio del gruppo, con spirito di sacrificio, abnegazione e dedizione sempre al top. Solo così la squadra è riuscita ad affrontare le difficoltà incontrate nel proprio cammino. Ed è diventata sempre più forte e coesa».
CONDIVISIONE – Bistore non nasconde la sua soddisfazione: «La stagione personale è strettamente legata a quella della squadra. Di conseguenza, la considero bellissima da un punto di vista professionale, ancor di più a livello umano. Lo sport è competizione, ma soprattutto condivisione per raggiungere un unico e comune obiettivo».
Foto di Giuseppe De Zanet