Tre gol al Carbonera, quattro al Treviso, due al Lady Maerne (uno in campionato, l’altro in coppa), tre alla Nuova Virtus e altri due al Sarone Caneva. Se la matematica non è un’opinione, il totale tocca quota 14. E nell’arco di appena sei partite: la media è di oltre due reti a gara. Sono numeri spaziali: i numeri di Gaia Mastel. L’attaccante della SSD Dolomiti Bellunesi ha avuto un impatto semplicemente fragoroso, da quando è tornata a casa. Nessun dubbio, con Gaia si può sognare. Anche l’approdo fra le magnifiche quattro della Coppa Italia di Eccellenza.
MERITO DELLE COMPAGNE – A questo proposito, domenica (ore 14.30) le ragazze di mister Pellicanò saranno di scena a Treviso per affrontare il Condor in una sfida secca, senza ritorno, valevole per i quarti della competizione. Chi vince stacca il biglietto per la semifinale, chi perde saluta. In caso di parità al 90’, si andrebbe ai supplementari e, qualora l’equilibrio dovesse persistere, sarebbe il Condor a passare il turno, essendosi piazzato meglio delle dolomitiche nel girone eliminatorio. «Sarà una partita complessa, soprattutto dal punto di vista mentale – avverte Mastel -. Dovremo esserci sia con la testa, sia con il fisico. Ma sono sicura che arriveremo preparate alla sfida». La fiducia non manca: «Il mio obiettivo era ed è tuttora quello di aiutare il collettivo. Sono contenta di contribuire con i gol, ma il calcio è un gioco di squadra. Se il rendimento è così alto, è merito anche delle mie compagne».
DOPPIETTA – Gaia è reduce dalla decisiva doppietta timbrata in campionato, a Caneva, contro il Sarone: «Nonostante il campo e una formazione che nei precedenti scontri ci aveva dato filo da torcere, abbiamo saputo agire e reagire in modo efficace. In un primo momento ci siamo schiacciate in difesa, ma abbiamo avuto poi il coraggio di alzare il baricentro e questo ci ha premiate». Di pregevole fattura i due timbri: «Il primo gol parte da un’ottima palla filtrante di De Zolt che lancia Sommariva, la quale arriva sul fondo e mi pesca in area con un cross teso e preciso. D’istinto ho aperto il “piattone” e la palla è finita all’incrocio dei pali. Il secondo sigillo, invece, è stato più fortunoso: sugli viluppi di un corner, un’avversaria mi ha trattenuta per la maglia. Appena mi sono rialzata, ho visto la palla rimbalzare davanti a me. E l’ho solo dovuta spingere in porta. Diciamo che mi sono trovata nel posto giusto al momento giusto».
NULLA LASCIATO AL CASO – Mastel e le dolomitiche pensano in grande: «Il gruppo è affiatato, giovane e con un margine di miglioramento davvero ampio». Nulla verrà lasciato al caso: «Per questa stagione – conclude – daremo il meglio in tutte le competizioni. In particolare, cercheremo di arrivare fino in fondo alla Coppa Italia e di rimanere nella parte alta della classifica». Parola della bomber Gaia.