DOLOMITI BELLUNESI-ADRIESE 1-0
GOL: pt 30’ Rossi.
DOLOMITI BELLUNESI: Battiston, Dal Magro, Capacchione, Nwoke, Zanolla, Breda, Ticli, Molin (st 36’ Santel), Rossi (st 38’ Perez), Sina, Gallio (st 30’ Masut). Allenatore: M. Campaner.
ADRIESE: Biziato, Mascellani (st 42’ Sinigaglia), Barbierato, Bisan, Moretto (st 44’ Malaspina), Bedeschi, Paesanti (st 18’ Longo), Sarti, Emmanuel (st 20’ Marini), Pattaro, Rosso. Allenatore: M. Mutta.
ARBITRO: Farouk di Jyate di Conegliano (assistenti: Stefano Collazuol e Alessio Ferrantello di Belluno).
Gli Juniores nazionali della SSD Dolomiti Bellunesi sono soli, soletti in testa alla classifica. Perché contro l’Adriese, allo Zugni Tauro, matura un successo di misura dal peso specifico considerevole. E, in contemporanea, il Montecchio Maggiore (l’altra formazione in vetta, al giro di boa del campionato) viene fermato sul pareggio dal Montebelluna. I ragazzi di Mario Campaner, quindi, guardano tutti dall’alto e allungano a sette la striscia di vittorie consecutive: l’ultimo ko risale al lontano 9 novembre (1-3 col Montecchio).
Per quanto riguarda il primo confronto del 2023, l’avvio è di marca ospite. Poi però i dolomitici si riassestano. Iniziano a macinare gioco. E colgono una clamorosa traversa, al 20’, con un tiro da fuori area di Sina. Attorno alla mezz’ora, invece, sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto corto, lo stesso Sina mette in mezzo un pallone invitante, sul quale si avventa Jacopo Rossi. E il centravanti, a un metro dalla linea di porta, insacca il primo gol di giornata. Primo e unico, visto che l’estremo difensore rossoblù evita a più riprese il raddoppio dei padroni di casa (è soprattutto Rossi a sfiorare la doppietta), mentre il portiere dolomitico, Riccardo Battiston, non deve compiere alcun intervento particolare. Pochi dubbi: alla fine, il successo è più che meritato. Anzi, il risultato poteva essere più rotondo.
La capolista piazza così il settimo sigillo e si concentra sulla prossima sfida: sabato 14, in trasferta a Cartigliano, contro la penultima della classe.
Foto di Giuseppe De Zanet