Quinto impegno stagionale per la SSD Dolomiti Bellunesi: il secondo al di fuori dei confini provinciali, dopo quello di Asiago con l’Arzignano Valchiampo. Domani (sabato 19 agosto), infatti, i ragazzi di Nicola Zanini saranno di scena allo stadio “Bertoldi” di Minerbe, nel Veronese, per affrontare un avversario di categoria superiore: il Legnago Salus, neopromosso in C. Palla al centro alle ore 17. È la prova generale in vista del debutto in Coppa Italia, previsto per domenica 27 a Treviso.
GARA PARTICOLARE – Due gli ex del confronto: Sebastiano Svidercoschi da una parte. E Abdul Meyker Yabrè dall’altra. Il nuovo pilastro del centrocampo dolomitico ha indossato per tre stagioni la maglia biancoceleste: «A Legnago ho vissuto dei momenti molto belli e non nascondo che per me sarà una partita un po’ particolare – afferma il ventottenne nato in Campania e con origini in Burkina Faso -. Poi, quando entreremo in campo, tutto il resto si annullerà e penserò solo a giocare». Sulle sponde dell’Adige, Abdul è maturato come calciatore. E come persona: «Le tre annate a Legnago mi hanno lasciato tanto. E altrettanto mi hanno fatto crescere. Sono arrivato a fari spenti, insieme ad alcuni compagni di squadra, e nessuno puntava su di noi. Invece siamo riusciti a portare il club fra i professionisti».
ARIA FRESCA – Il nuovo capitolo alla SSD Dolomiti Bellunesi si è aperto su presupposti confortanti: «Mi trovo benissimo, a livello di gruppo e di ambiente. Lavoriamo con l’umiltà e il desiderio di migliorarci costantemente. Qui poi si respira aria fresca – sorride -. Trovo un posto diverso rispetto a quelli in cui sono stato in carriera. Ed è uno stimolo in più». Il gruppo è giovane: «Ma ricco di ragazzi intelligenti. Io fra i leader? Ciò che conta è che ognuno si senta leader di se stesso. Solo così potremo crescere tutti insieme e raggiungere un traguardo importante».
DISEGNO DEL DESTINO – Yabrè dà l’esempio e detta la via a chi è all’esordio in prima squadra. Come Bandaogo: «Con Fadiyl c’è un rapporto particolare, come con altri compagni. In Bandaogo mi rivedo tantissimo: abbiamo un vissuto simile, diverse conoscenze e, in generale, parecchi aspetti in comune. Esserci ritrovati in questo contesto sembra un disegno del destino».
FILO DA TORCERE – La diga della mediana non nutre dubbi sul valore della SSD Dolomiti Bellunesi: «In questa stagione potremo recitare un ruolo “combattivo”. Abbiamo fame. Lo sappiamo: il girone è molto difficile, ma daremo filo da torcere a chiunque. E poi il calcio è strano, può succedere di tutto. Una cosa è certa: l’atteggiamento positivo e la voglia di arrivare lontano non mancheranno mai». A cominciare da domani, quando Abdul si ritroverà faccia a faccia con il suo passato.