La SSD Dolomiti Bellunesi manda in archivio un campionato di serie D di altissimo livello. Per la qualità del gioco espresso, la continuità di rendimento, l’equilibrio e la capacità di “leggere” i vari momenti: non solo all’interno della singola partita, ma anche della stagione.
Su questi presupposti, il collettivo di mister Nicola Zanini ha edificato un secondo posto da applausi, con 66 punti in cascina: 23 in più rispetto alla scorsa stagione. Non solo: sempre in riferimento all’annata 2022-2023, il bottino attuale sarebbe valso il primo posto con ben 6 lunghezze di margine sulla seconda piazza. A conferma della clamorosa crescita, a distanza di dodici mesi, di un gruppo ricco di certezze.
Ma non è finita qui, perché la SSD Dolomiti Bellunesi ha chiuso pure con la seconda difesa meno battuta (25 reti al passivo in 34 giornate: ben 16 i “clean sheet”) e il miglior attacco del girone: 56 i gol realizzati. E, peraltro, ben distribuiti: dai 9 di Caprioni agli 8 di Marangon, passando per i 7 di Nunic e di capitan Perez, fino ai 4 di Thomas Cossalter, De Paoli, Tardivo e Toniolo. Come se non bastasse, nel girone di ritorno nessuno ha viaggiato ai ritmi dei dolomitici: neppure la capolista Union Clodiense Chioggia. Nel nuovo anno solare, infatti, sono arrivati 34 punti: uno in più dei granata, neopromossi in C. E 5 in più dell’Adriese.
Ora la stagione prosegue con la coda dei playoff. E una semifinale da affrontare, in gara secca, tra le mura amiche: domenica 12 maggio (ore 16), allo stadio Zugni Tauro di Feltre, arriverà il Campodarsego, un habitué del post campionato. Tanto da essere reduce dalla vittoria in finale, nella scorsa primavera, contro la Luparense.
Foto di Giuseppe De Zanet