DOLOMITI BELLUNESI-CARTIGLIANO 1-1
GOL: st 13’ Posocco, 45’ Barzon su rigore.
DOLOMITI BELLUNESI: Canova, Gjoshi, Toniolo (st 23’ De Paoli), De Carli, Teso, Petdji, Onescu, Posocco (st 27’ Sommacal), Corbanese, Episcopo, Cossalter (a disposizione: Masut, Piazza, De Leo, Raimondi, De Pellegrin, Faraon, Ballestin). Allenatore: A. Ferro.
CARTIGLIANO: Chiarello, Pregnolato, Stevanin (st 34’ Romagna), Affolati (st 34’ Lunardon), Murataj (st 22’ Appiah), Buson, Cannarella (st 1’ Giacobbo), Miniati (st 34’ Di Gennaro), Gjoni, Barzon, Simic (a disposizione: Zecchin, Zanini, Preknicaj). Allenatore: A. Ferronato.
ARBITRO: Diego Castelli di Ascoli Piceno (assistenti: Marco Munitello di Gradisca d’Isonzo e Davide Bignucolo di Pordenone).
NOTE. Spettatori: 250 circa (130 paganti). Ammoniti: Buson, Barzon, Gjoshi. Espulso: De Carli (pt 35’) per somma di ammonizioni. Angoli: 4-4. Recupero: pt 1’; st 6’.
La SSD Dolomiti Bellunesi rialza la testa. Dopo i cinque schiaffi rimediati domenica scorsa ad Adria, serviva una prestazione di cuore, orgoglio e solidità. Ed è puntualmente arrivata, contro un avversario strutturato come il Cartigliano. Non ha preso forma la vittoria, che manca ormai da sei partite, ma ci è mancato poco. Pochissimo. Nonostante l’inferiorità numerica per oltre un tempo (rosso a De Carli a ridosso dell’intervallo), i padroni di casa erano riusciti a trovare il vantaggio grazie a Posocco. E a resistere agli attacchi vicentini, senza concedere pressoché nulla. Almeno fino al 90’, quando l’arbitro ha punito con il rigore un braccio largo in area di Gjoshi: il rammarico non manca, quindi. Ma non manca nemmeno la soddisfazione di aver dato vita a una grande gara: nessun dubbio, il debutto in panchina di mister Alessandro Ferro è ampiamente positivo.
NUOVO MODULO – La prima versione della nuova guida tecnica, promossa dagli Allievi Élite, sfocia in un 4-2-3-1, con Toniolo a pestare le zolle dello squalificato Mosca e Gjoshi nell’altra corsia. In mediana, invece, agiscono De Carli e Onescu, a proteggere il trio a supporto di Corbanese: quello formato da Posocco, Episcopo e Cossalter. Ma il primo squillo (al 22’) è di Miniati, che dalla trequarti prova a sorprendere Canova: palla non lontana dal bersaglio. Trascorrono 10’ e Cossalter, al termine di un buono spunto personale, lascia partire un destro dalla distanza sul quale si oppone Chiarello. La possibile svolta? Al 35’, quando De Carli rimedia due cartellini gialli in una manciata di minuti ed è costretto a imboccare in netto anticipo la via degli spogliatoi.
“POSO” DI RAPINA – Nonostante l’uomo in meno, i dolomitici ci provano. E sfondano al 13’, nel momento in cui il portiere vicentino Chiarello si lascia sfuggire il pallone dalle mani e Posocco è abile ad approfittarne e a insaccare: 1-0 e non è ancora scoccato il quarto d’ora della ripresa. Parte l’assalto del Cartigliano? Non proprio: la SSD Dolomiti Bellunesi è ben messa in campo, concede pochi spazi e ancora meno occasioni. L’unica volta in cui Canova è costretto a intervenire è a 3’ dallo scadere, sulla sventola da fuori di Buson. Poi, quando l’aroma del successo ha ormai profumato l’aria del polisportivo, si materializza la beffa. E il rigore di Barzon, per il definitivo 1-1.
L’ANALISI DEL MISTER – «I ragazzi hanno messo in pratica ciò che avevamo preparato – è l’analisi di mister Ferro – pur nel poco tempo a disposizione. Avevano la testa giusta: sono stati encomiabili. Dispiace perché, dopo aver fatto tutta questa fatica in dieci, con un pizzico di fortuna potevamo ottenere il risultato pieno. Accettiamo il verdetto, anche se il risultato ci sta un po’ stretto. Posocco? È stato bravo a crederci su quella palla. De Carli? Peccato di gioventù: Francesco è un generoso e talvolta eccede. Migliorerà nel corso della sua carriera».
Foto di Giuseppe De Zanet