«Attenti, non sarà l’Adriese dell’andata». L’avvertimento arriva da Francesco Toniolo, il “giovane veterano” della SSD Dolomiti Bellunesi: autentico punto fermo dello scacchiere di mister Zanini. Il ventenne terzino non si culla sugli allori di una prima metà stagione vissuta da protagonista e caratterizzata da un rendimento elevato. Al contrario, pensa già ai prossimi obiettivi. Ai prossimi traguardi. E al prossimo ostacolo: l’Adriese, per l’appunto, da affrontare domenica 7 gennaio (ore 14.30), al polisportivo di Belluno.
APPROCCIO – «Dopo 17 giornate – riprende Toniolo – i nostri avversari si aspettavano di essere in una posizione di classifica diversa e, di conseguenza, saranno ancora più determinati. Sarà una gara difficile e combattuta: la dovremo approcciare bene, perché l’undici di Adria raggiungerà le Dolomiti con il chiaro intento di conquistare più punti possibili. E farà di tutto per metterci in difficoltà, anche perché si tratta di una formazione molto ben allenata».
CRESCITA – I dolomitici hanno girato la boa di metà campionato nel segno del tre: terzo posto, terzo miglior attacco. E terza miglior difesa: «Valuto il girone d’andata in maniera più che positiva. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutte le squadre e ci siamo meritati la zona alta della graduatoria. Qualche punto per strada lo abbiamo perso, è vero, ma ci può stare. Lo step successivo è quello di trovare ancor più continuità e, perché no, di ambire al secondo posto». Toniolo migliora di pari passo con il collettivo: «Mi sento cresciuto in campo, così come dal punto di vista caratteriale. Il fatto di giocare costantemente mi ha permesso di acquisire fiducia. Ma io e tutti i miei compagni dobbiamo rimanere sul pezzo e dare il meglio anche nel girone di ritorno».
CARTOLINA – Per Francesco, la cartolina del 2023 non può non essere l’incornata vincente, contro il Bassano, all’ultimo respiro: «Sì, è un gol importante perché ha regalato i tre punti alla squadra ed è arrivato allo scadere. Tuttavia, non sono il tipo che si sofferma sulle reti realizzate. E nemmeno le riguarda. Anzi, è l’ora di aggiungere qualche altro numero, all’interno del campionato, tra gol e assist».
FASCIA – Anche se in un semplice allenamento congiunto, Toniolo ha indossato la fascia da capitano. E a vent’anni non è certo da tutti: «Questo è il club in cui sono cresciuto, al di là delle varie fusioni, e da piccolo vedevo la prima squadra come un traguardo irraggiungibile. Invece ci sono arrivato, ci gioco e ho indossato pure la fascia: è un desiderio che si realizza. Sia chiaro, se parliamo dei gradi di capitano so che non è ancora il mio momento: le gerarchie vanno rispettate. Ora tocca a Pablo Perez, un domani magari sarà il turno di De Carli».
Foto di Giuseppe De Zanet