La SSD Dolomiti Bellunesi archivia il campionato femminile di Eccellenza con un brillante secondo posto, a -2 dalla capolista Portogruaro. E con un ampio divario rispetto al Permac Vittorio Veneto, quinto della classe: divario che ammonta a ben 13 punti. Un dato irrilevante? Non proprio. Perché è grazie a questo ampio margine (superiore alle 7 lunghezze), che le ragazze guidate da Francesco Pellicanò potranno saltare a piè pari il primo turno di playoff. E accedere direttamente al secondo. Ovvero, ai quarti di finale, in programma il 1. maggio, a Sedico, contro la vincente tra Saronecaneva e Virtus Padova.
L’ULTIMO TURNO – Grazie al successo nella tana della Bassanese, le dolomitiche hanno scavalcato in classifica la Virtus Padova e agguantato la piazza d’onore. Per la gioia di Lucrezia Triches: «È stata una buona prestazione, abbiamo giocato bene e creato varie occasioni. In questo senso, è quasi un peccato aver realizzato solo due reti. In ogni caso, siamo riuscite a far girare palla e a sviluppare un buon calcio».
IMPEGNO E LAVORO – Il percorso è da applausi. Anche perché le Women hanno migliorato il piazzamento della scorsa annata: «Siamo sempre state pronte a rialzarci dopo ogni sconfitta – prosegue Triches -. Nonostante qualche alto e basso, il secondo posto è meritato. Ed è frutto del nostro impegno, ma anche del lavoro impostato dal mister e dalla dirigenza. Sia chiaro, un pizzico di rammarico rimane: questo campionato potevamo pure vincerlo. Nel complesso, comunque, siamo soddisfatte».
FIDUCIA – Ora si apre il nuovo e stimolante capitolo dei playoff: «Dobbiamo dare il massimo, allenarci ancor di più e meglio, visto che da qui in avanti ci saranno solo partite secche, senza ritorno. Io, comunque, ho molto fiducia: credo nel nostro gruppo e ritengo possa raggiungere la finale». Nel frattempo, Lucrezia è reduce dal primo gol in prima squadra, siglato nel confronto col Cittadella: «È stato emozionante. Anche se in quel momento non ho esultato, dentro di me ero al settimo cielo. La dedica? A una persona che mi ha aiutato e crede molto in me: la mia insegnante di tecnica, Giada Bertelle».
MATURATA – La giovane centrocampista è una delle note più liete di questa stagione: «Ho la consapevolezza che potevo dare di più, ma mi sento comunque maturata. Specialmente nell’ultimo periodo: sono più sicura di me stessa. Contro la Bassanese, per esempio, penso di essermela cavata piuttosto bene nella gestione degli spazi e del giro palla, oltre che nella fase difensiva. Tuttavia, non lo nascondo, a livello personale avevo aspettative più elevate. E, non a caso, punto a far sì che la prossima stagione sia migliore di questa. Già ora sono pronta a dare tutto e a concludere al meglio i playoff».