ESTE-DOLOMITI BELLUNESI 2-1
GOL: st 18’ Perez, 28’ Caccin, 36’ Franzolin.
ESTE: Agosti, Tchouameni, Piccardi (st 26’ Moscatelli), Guitto, Giacomazzi, Zanetti, Franzolin, Caccin, Cardellino (st 46’ Cardellino), Badon (st 31′ Pregnolato), Tomasi (st 22’ De Vido) (in panchina: Pirana, Gasparato, Rossi, Zivotic, Kola). Allenatore: A. Pagan.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Perez, Bevilacqua (st 43’ Cozzari), Alcides; Capacchione, Masut (st 31′ Baldassar), Tiozzo, T. Cossalter, Toniolo; Nunic (st 31’ Biancheri), De Paoli (in panchina: Bresolin, Grieco, De Carli, A. Cossalter, Bandaogo, Marangon). Allenatore: N. Zanini.
ARBITRO: Luka Meta di Vicenza (assistenti: Andrea Calanni di Barcellona Pozzo di Gotto e Giuseppe Corona di Marsala).
NOTE. Ammoniti: mister Pagan mister Zanini, Caccin. Angoli: 5-1 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 1’; st 4’.
Seconda sconfitta in sequenza per una rimaneggiata SSD Dolomiti Bellunesi. E il passivo ha gli stessi contorni della sfida con la Clodiense: 1-2. Tuttavia, matura con dinamiche ben diverse. A Este, Pablo Perez e compagni vengono puniti ben oltre i loro demeriti. E subiscono una rimonta, figlia di episodi non particolarmente fortunati. A proposito di Perez, il bottino realizzativo del difensore spagnolo è ormai in linea con quello di un attaccante: sono ben 7, infatti, i gol confezionati dal capitano. Il quale sa destreggiarsi al meglio anche nelle aree avversarie, non solo nella propria. Alla luce del passivo maturato in terra padovana, e del contemporaneo successo del Treviso contro il Chions, i “blancos” – in realtà in tenuta scura – non riescono a porre il definitivo lucchetto sul secondo posto. Ma il margine di 5 lunghezze sul gradino più basso del podio, con 6 punti ancora a disposizione, è comunque significativo.
ASSENZE – Diverse le assenze in casa dolomitica. E il reparto più colpito dalla malasorte è indubbiamente il centrocampo: tanto è vero che mister Zanini è costretto a schierare Tiozzo davanti alla difesa. Sì, perché la mediana è orfana di Yabrè, Mazza e Tardivo, mentre De Carli, non al meglio, si accomoda in panchina. E pure la coppia d’attacco è inedita: con Caprioni fuori causa, in seguito alla lesione del crociato, e Marangon frenato da un problema fisico, in zona offensiva agiscono Nunic e De Paoli.
PERICOLOSO ALCIDES – Nel primo tempo, il più pericoloso è Alcides: il difensore italo-brasiliano ci prova al 23’, con una sventola di prima intenzione, bloccata in due tempi da Agosti. E al 38’, con una deviazione volante su sponda aerea di Toniolo, all’altezza del secondo palo, mentre un velenoso tiro-cross di De Paoli è sventato dalla retroguardia giallorossa.
RIBALTONE – Dopo l’intervallo, Thomas Cossalter si vede murare un tiro da buona posizione e, al termine di una bella discesa, calcia centralmente: il portiere di casa controlla. Anche se capitola poco più tardi, quando Perez sfrutta uno spiovente dalla sinistra, incorna di testa e gonfia la rete. È il vantaggio dolomitico. Ma dura lo spazio di 10’. Perché, sugli sviluppi di un angolo, si accende una mischia e Caccin è il più abile a fiondarsi sulla palla vagante. E a girarla in rete. Altri otto giri di lancette e l’Este sorpassa grazie a Franzolin, il cui tiro carambola due volte sui legni della porta difesa da Virvilas, prima di oltrepassare (forse) la linea bianca. I dubbi rimangono, ma l’epilogo sorride ai padroni di casa.
L’ANALISI – «La partita è stata ben giocata, anche dal punto di vista tecnico – analizza mister Nicola Zanini -. E nonostante le condizioni atmosferiche complicate: la gara, infatti, è stata condizionata dal vento. Al di là del punteggio, sono contento del modo in cui il gruppo ha affrontato l’impegno: non era facile, se si considerano le difficoltà incontrate in questo periodo».
Foto di Giuseppe De Zanet