«Per quanto stanno facendo la società e la squadra, vorrei chiedere ai tifosi di “scendere in campo” con noi. Di darci una mano. Spero vengano in tanti allo stadio. Perché chi ha assistito alle partite precedenti, credo si sia sempre divertito: sa che noi non molliamo mai. E sarà così anche stavolta». Da buon capitano, Pablo Perez chiama a raccolta il popolo dolomitico per quella che lo stesso difensore spagnolo non esita a definire «la partita dell’anno»: domenica 14 aprile (ore 15), infatti, lo stadio Zugni Tauro di Feltre apre le porte al big match tra la capolista Union Clodiense Chioggia. E la più diretta fra le inseguitrici: la SSD Dolomiti Bellunesi.
DISTACCO – Perez scalpita: «È un tipo di gara che ogni atleta vorrebbe giocare, fin dalla prima volta in cui indossa gli scarpini. Sappiamo che la Clodiense, in caso di successo, vincerebbero il campionato, ma noi vogliamo tenere aperto il discorso». La corazzata di Andreucci è otto lunghezze più su rispetto al collettivo di mister Zanini, a sua volta a +9 sul Bassano, terzo: «Si affrontano le due formazione più forti – riprende il ventinovenne sbocciato nel Celta Vigo -. L’Union vanta dei singoli di talento in zona offensiva e ha una retroguardia a cui è difficile segnare. Anche noi, però, stiamo esprimendo un buonissimo calcio. L’unico motivo di rammarico è legato al fatto che il divario in classifica è rilevante: ma sentiamo di non essere così lontani dalla capolista». Pablo non ha dubbi: «Mi aspetto un match deciso dai dettagli, come una palla inattiva o una giocata individuale».
DIFESA – Nel frattempo, in casa del Cjarlins Muzane, la SSD Dolomiti Bellunesi ha infilato l’ottava vittoria in sequenza: «Ho visto una profonda unione, tutti hanno lavorato molto e al meglio. Il gruppo ha interpretato alla perfezione le indicazioni del mister e non ha mai sofferto». Un altro dato emblematico riguarda il solo gol, per di più su rigore, subìto nelle ultime sei uscite: «Nel complesso difendiamo bene di squadra, tutti e undici. A cominciare dagli attaccanti, Marangon e Caprioni. Sappiamo che la fase di non possesso ha una rilevanza assoluta, perché poi, alla lunga, la qualità dei nostri giocatori emerge».
SPIRITO – Perez non dimentica i compagni che dovranno seguire il big match dalla tribuna: «Ciò che conta è mantenere questo spirito. A tale proposito, vorrei che tutti e 23 i componenti della rosa avessero l’opportunità di vivere sul rettangolo verde la sfida con la Clodiense. Perché lo meriterebbero. Se abbiamo ottenuto certi risultati, è anche grazie a coloro che non stanno giocando. Perché si allenano sempre benissimo, sono disponibili a dare una mano in ogni occasione e portano positività all’interno del gruppo».
Foto di Giuseppe De Zanet