Dalla prima squadra alle divise da gioco: la SSD Dolomiti Bellunesi si presenta in via ufficiale. E in una location d’eccezione: la Birreria Pedavena, arricchita da una splendida cornice di tifosi, appassionati, gente comune. Come comune è l’ambizione di un club piantato nel presente, ma rivolto al futuro. «Insieme vogliamo crescere – ha sottolineato il presidente Paolo De Cian – e raggiungere obiettivi rilevanti. Obiettivi che, da soli, non riusciremo a centrare. Siamo una squadra unita, che lavora sodo. E in cui ognuno è importante: da chi lava le maglie al massimo dirigente. Non ci nascondiamo: vogliamo portare il nostro calcio a livelli professionistici».
DESIDERIO – La serata è stata condotta da Nicolò Dalla Gasperina, che ha coinvolto a turno i vari protagonisti del progetto dolomitico. A cominciare da mister Renato Lauria: «Tante persone, con esperienze diverse, sono ora legate da un desiderio. Lo stesso desiderio che noi, dal canto nostro, alimenteremo in ogni modo, pur sapendo che il percorso è difficile. Ma sono fiducioso perché ho un gruppo davvero forte». Come forte – e parecchio – è il capitano, Simone Corbanese: «Per me e tutti i miei compagni è un orgoglio indossare questa maglia e rappresentare l’intero territorio».
ISTITUZIONI – Al gran completo pure la sfera istituzionale. In prima fila, il presidente della Provincia, Roberto Padrin: «Grazie agli imprenditori e ai dirigenti. La nascita di una realtà come la SSD Dolomiti Bellunesi era un po’ anche il mio sogno. In bocca al lupo e complimenti, inoltre, per lo straordinario lavoro nel settore giovanile». Sulla stessa lunghezza di pensiero, il parlamentare Roger De Menech: «C’è bisogno di questo spirito unitario, di creare un modello di sviluppo pure nello sport. E lo si può fare solo mettendo insieme le migliori forze del territorio». Non sono mancati nemmeno i saluti del Comune di Pedavena con l’assessora Chiara Zaetta; di Seren del Grappa; di Sedico con l’assessore Sebastiano Casoni; di Feltre con il sindaco Paolo Perenzin. E di Belluno con il sindaco Jacopo Massaro. Senza considerare la Figc bellunese, con il delegato Orazio Zanin.
ABITO DA SERA – E le nuove maglie? Indossate da Martina e Ginevra, brillano più di un abito da sera, grazie ai profili delle Tre Cime di Lavaredo e ai simboli delle società che hanno dato vita alla fusione: Belluno, Union Feltre e Union San Giorgio Sedico: «Ho la pelle d’oca – ha ripreso il presidente De Cian – questa maglia mi emoziona. Per le prossime 30 partite deve volare sul rettangolo verde. E sia chiaro: noi, con questi colori, ci siamo e ci saremo sempre».
SPONSOR – Fondamentale il sostegno degli sponsor: «Forse ho abbattuto il campanile più alto – sono state le parole di Paolo Polzotto, amministratore delegato di Ital-Lenti – quello che era dentro di me. Dobbiamo essere uniti e identificarci in una grande provincia». Il marchio Sportful, invece, era rispecchiato da Alessio Cremonese della Manifattura Valcismon: «Come azienda abbiamo sempre supportato la compagine del territorio. Complimenti alle dirigenze per aver saputo guardare oltre».
VISITA ALLA FABBRICA – Al di là della sfilata di giocatori e staff, è stata lanciata la campagna abbonamenti, così come il sito internet realizzato dall’agenzia di comunicazione Smoothie Communicate. Nel pomeriggio, inoltre, tutto il gruppo ha visitato la fabbrica della Birreria Pedavena: realtà che rappresenta un’eccellenza della zona e che la SSD Dolomiti Bellunesi è onorata di avere dalla sua parte.