È partita dal suo sinistro la punizione sfociata in un gol dal peso specifico considerevole: il gol che ha deciso la trasferta di Campodarsego. Il sinistro in questione è quello di Leonardo Mazza: da lì, ecco la sponda aerea di Tiozzo, ad anticipare il portiere in uscita, e la deviazione vincente di Thomas Cossalter. Bottino pieno in cascina e terzo posto ancora di proprietà della SSD Dolomiti Bellunesi. Ma i ragazzi di Zanini dovranno fronteggiare un altro assalto al gradino più basso del podio. Perché domenica 4 febbraio (ore 14.30) è in programma un nuovo scontro diretto: allo stadio “Rino Mercante” contro il Bassano, quarta forza del girone.
SISTEMA – «A Campodarsego – è il commento di Mazza – abbiamo ottenuto una vittoria da squadra vera. Era una gara fondamentale per il nostro cammino e il fatto di aver conquistato i tre punti su un campo così difficile la dice lunga sullo spessore del gruppo». Il ventitreenne centrocampista è approdato ai piedi delle Dolomiti all’inizio di ottobre. Eppure, se si considera la naturalezza con cui si è inserito nel sistema di gioco, sembra vestire la maglia bianca da un’era geologica: «Sono contento di essere qui, in un ambiente in cui si respira grande ambizione e si fanno le cose nella maniera corretta. Sia chiaro, c’è sempre da migliorare: sia a livello personale, sia di squadra. Ma il bilancio finora è positivo, anche se è necessario continuare ad alzare il livello».
CASA E TRASFERTA – Se esistesse una classifica per il rendimento casalingo, la SSD Dolomiti Bellunesi sarebbe ottava, mentre in trasferta solo la Clodiense ha fatto meglio. A tale proposito, lontano dalle mura amiche Mazza e gli altri hanno raccolto sei vittorie e quattro pareggi, nell’arco di dieci partite: «Ma non c’è un motivo per spiegare questa differenza». E ora, il Bassano: «Si va in campo per vincere. Pur rispettando ogni avversario, siamo consapevoli della nostra forza. In ogni caso, non esistono partite facili, soprattutto nel girone di ritorno».
BOLOGNA – Reduce da una positiva esperienza al Taranto, dal punto di vista calcistico Leonardo è sbocciato con il Bologna. E l’occhio di riguardo per i colori rossoblù non manca mai: «Bologna è stata casa mia per tantissimi anni. Sono diventato uomo vincendo parecchio in ambito giovanile: poi ho assaporato il calcio dei grandi e incassato le prime delusioni. Le stesse che, però, permettono crescere in fretta. La squadra di Thiago Motta è vicina alla zona Europa? Ne sono felice: stanno facendo uno splendido lavoro e si meritano tutto questo. Parliamo di un club davvero importante: mi auguro possa crescere sempre di più».
Foto di Giuseppe De Zanet