Secondo posto: nella classifica generale. E anche in una graduatoria del tutto speciale come quella dei “Giovani D Valore”. A conferma che, per la SSD Dolomiti Bellunesi, gli Under rappresentano una delle chiavi dei risultati positivi ottenuti in questa annata: dalle conferme ad alti livelli di Virvilas e Toniolo, a un mediano che ha saputo ritagliarsi spazi importanti come Baldassar, oltre a Thomas Cossalter e De Paoli, fino a due ragazzi sbocciati nel settore giovanile. E subito protagonisti in prima squadra: il riferimento è all’esterno destro Christian Capacchione. E a Nicola Masut: un centrocampista di tecnica e sostanza, sempre incisivo quando viene chiamato in causa.
UNDICI DI PARTENZA – «Da questa stagione ho imparato molto: com’è il calcio dei grandi, come si lavora, i ritmi, la continuità e la concentrazione da mantenere – argomenta proprio il diciottenne -. Insomma, diversi aspetti che mi serviranno in futuro: in ogni caso, cerco sempre di migliorare». Masut è stato schierato nell’undici di partenza, in occasione della recente trasferta a Este. Anche se il risultato non ha sorriso e i padovani sono riusciti ad avere la meglio in rimonta: «Al di là dell’epilogo, considero la prova positiva. In settimana avevamo preparato bene l’impegno, ma non siamo stati particolarmente fortunati in occasione del 2-1. Ora, comunque, pensiamo alla prossima partita contro il Portogruaro». A tale proposito, l’appuntamento è per domenica 28 aprile (ore 15), allo stadio Zugni Tauro di Feltre.
A SEGNO – Per un curioso disegno del destino, lo scorso anno proprio col “Porto” Masut era andato a segno, insieme al compagno di squadra Capacchione, in un match poi vinto col punteggio di 3-0. Ma era una sfida legata al campionato nazionale Juniores: «Il Portogruaro è una bella squadra, in lotta per un posto nel playoff – riprende Nicola -. E, di conseguenza, vorrà conquistare i tre punti. Sarà una gara tosta, ma cercheremo di lavorare al meglio durante la settimana per farci trovare pronti».
INFERMERIA – Non è un periodo fortunato sul fronte dell’infermeria. Anche se nessuno, nell’ambiente dolomitico, intavola alcun alibi. Tantomeno il giovane centrocampista: «Le assenze incidono, ma fino a un certo punto. Siamo un buon gruppo, unito, con elementi forti: pure chi ha giocato meno dà sempre il massimo in allenamento ed è disponibile in caso di necessità». Confermare la doppia piazza d’onore, prima di immergersi nei playoff: Masut e i dolomitici sono in missione.
Foto di Giuseppe De Zanet