DOLOMITI BELLUNESI-CAVOLANO 1-0
GOL: pt 14’ Mastel.
DOLOMITI BELLUNESI: Squarcina, De Bastiani, Barduca (st 9’ De Zolt), G. Sommariva (st 29’ De Paoli), Rosson, Cappellano, L. Triches, Busin, Cercenà (st 30’ Manfroi), Mastel, De Valerio (st 41’ Bogo) (in panchina: C. Triches, Vecellio, Zancanaro). Allenatore: F. Pellicanò.
CAVOLANO: Forner, Lubiato (st 22’ Polese), Gregoris, Lucato (pt 25’ Zoia), De Stefano, Fuller (st 1’ Bomben), Lot, Campagna, Sisto, Bottacin, Bocus (st 35’ Bozzetto) (in panchina: Erika Poletto). Allenatore: Eugenio Poletto.
ARBITRO: Luigi Acanfora di Castelfranco Veneto.
NOTE. Ammonite: G. Sommariva, L. Triches, Rosson. Angoli: 8-0 per la SSD Dolomiti Bellunesi.
Quarta partita e quarto successo per le ragazze della SSD Dolomiti Bellunesi. Al cospetto di una compagine ancora a quota “zero” nel campionato di Eccellenza, come il Cavolano, basta e avanza la stoccata di Gaia Mastel, dopo nemmeno un quarto d’ora. E così, a Sedico, le ragazze di mister Pellicanò conducono in porto una vittoria che permette loro di rimanere in vetta alla graduatoria: in solitaria. Sì, perché l’altra capoclasifica – ovvero, il Saronecaneve – cade a Padova con la Virtus. Questo significa che lassù, a punteggio pieno, c’è spazio per una sola squadra: quella dolomitica.
In realtà, nonostante la differenza in termini di punti e di valori tecnici, non è stato affatto semplice risolvere il rebus Cavolano: le friulane hanno venduto cara la pelle e interpretato il match con grande intensità e lucidità. Alla fine, però, il bottino pieno è della formazione di casa. Ed è ciò che conta. A decidere è sempre lei: Mastel, brava a sfruttare un passaggio in profondità di Lucrezia Triches, a controllare e a infilare il pallone nel sacco. A proposito di Triches, la quindicenne continua a sorprendere e a bruciare le tappe: ottima la sua prova. Come quella di Gloria Sommariva, rimanendo in tema di giovani in grande crescita.
«Bene i tre punti – argomenta il tecnicoFrancesco Pellicanò – ma ci siamo un po’ complicati la vita. Mi è piaciuto il quarto d’ora iniziale, poi è subentrata un po’ di frenesia: dobbiamo avere più pazienza e giocare maggiormente di squadra. In ogni caso, vincere partite di questo tipo è un segnale importante».