E se un responsabile marketing fosse un po’ come un agricoltore? Perché, prima di procedere alla raccolta, deve seminare con meticolosità, attenzione, precisione. Capire il tipo di terreno, “testarlo”. E poi curarlo. Sì, in fondo è proprio ciò che fa Enrico De Bona per la SSD Dolomiti Bellunesi: «Allargare la rete degli sponsor e delle realtà che sostengono il club – afferma – è un lavoro che richiede tempo, pazienza e un percorso particolare. I frutti non nascono da soli: prima è necessario piantare i semi».
CONTATTI – Quella del responsabile marketing è una delle novità di questa stagione: «È un ruolo che mi piace – riprende De Bona – e che svolgo con passione. Per quanto mi riguarda, è fondamentale il confronto e lo scambio di idee: in primis, con i vertici societari e il direttore generale, Luca Piazzi. Solo a quel punto si procede a individuare le possibili realtà, orientate ad appoggiare il progetto». Serve professionalità, dunque, ma anche una certa apertura mentale: «Avere tanti contatti e conoscere parecchie persone è determinante. Come aiuta l’amore per il calcio e per lo sport in generale». De Bona prende spunto pure da altre discipline: «Quando assisto alle partite del Benetton Rugby o alle gare di Coppa del mondo di sci, cerco sempre di fare tesoro di ciò che vedo, “rubare” con gli occhi per poi sviluppare in altro ambito, e con altri contorni, quanto ho immagazzinato. Perché c’è sempre da imparare, soprattutto dai più bravi».
CANALI E CONFINI – La rete degli sponsor è sempre più fitta: «Rafforzare il legame con le aziende che già ci sostengono è la base di partenza. Vanno poi sfruttati i canali aperti dai vertici societari e dai main sponsor, Sportful e Ital-Lenti. In questo senso, ritengo sia opportuno organizzare occasioni di incontro tra imprenditori diversi. Penso, per esempio, all’appuntamento andato in scena a Villa Patt di Sedico o all’aperitivo prima della partita domenicale». Ma la SSD Dolomiti Bellunesi, grazie a De Bona, intende allargare i confini anche sulla carta geografica del marketing: «Creare nuove e ulteriori sinergie è la chiave. Non a caso, abbiamo intrecciato i rapporti con uno sponsor della Val di Fiemme».
AMPIO RESPIRO – Tuttavia, il periodo storico non è dei più semplici: «Sì, è piuttosto delicato. “Se do a voi, devo a dare a tutti”, è la risposta che ricevo in maniera più frequente. Poi, però, quando spiego nel dettaglio un progetto di così ampio respiro, allora emergono gli spiragli. Una leva di rilievo è quella dell’impiantistica e, nello specifico, dell’area sportiva che si sta sviluppando a Sedico. Ed è importante, inoltre, il Patto Dolomitico, perché contribuisce ad abbattere i campanili. In più, come biglietto da visita per far conoscere il club, abbiamo voluto promuovere una serie tv: “Football Life”, in onda proprio in questi giorni su Telebelluno». Il futuro è tracciato: «Spero si possa proseguire sulla strada intrapresa – conclude il responsabile marketing -. Anzi, questa strada va consolidata».