DOLOMITI BELLUNESI-LUPARENSE 2-0
GOL: pt 39’ Marangon; st 45’ Perez.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Perez, Tiozzo, Alcides (st 32’ Bevilacqua); Capacchione, Tardivo, De Carli (st 32’ Nunic), Masut (st 22’ Baldassar), T. Cossalter; Caprioni, Marangon (st 43’ De Paoli) (in panchina: Bresolin, Grieco, A. Cossalter, Bandaogo, Biancheri). Allenatore: N. Zanini.
LUPARENSE: Groaz; De Zen, Semenzato, Carboni; Graziano, Blesio, Marino, De Rinaldis (st 21’ Arduini), Vetere (st 36’ Callegaro); Calì, Bianco (st 32’ Buongiorno) (in panchina: Auradinoski, Vitale, Vighesso, Lo Duca, Rigo, Prai). Allenatore: M. Bagatti.
ARBITRO: Marco Zini di Udine (assistenti: Pietro Fortugno di Mestre e Dario Lorenzon di Treviso).
NOTE. Ammoniti: Perez, Calì, De Carli, Carboni. Angoli: 3-2 per la Luparense. Recupero: pt 1’; st 4’.
Ci sono due momenti simbolo, due “manifesti”, utili a fotografare un successo – il tredicesimo in campionato – che vale il secondo posto in solitaria. Manca circa un quarto d’ora al termine, la Luparense spinge alla ricerca del pareggio e mister Zanini cosa fa? Toglie un centrocampista (De Carli, fra i migliori in assoluto), per inserire un centravanti (Nunic). Il messaggio è chiaro: avanti tutta, cerchiamo di chiuderla. Messaggio che viene recepito dalla truppa, il cui gol del raddoppio arriva allo scadere. E in contropiede. Con chi? Con un difensore: Pablo Perez. Altro che conservativa: questa SSD Dolomiti Bellunesi è programmata per proporre. E, ultimamente, anche per vincere: terza affermazione di fila, la quarta nelle ultime cinque partite. Non manca neppure un pizzico di buona sorte, se è vero che Buongiorno fallisce il rigore del possibile 1-1 nel finale. Ma la fortuna aiuta gli audaci.
VESTITO TATTICO – I dolomitici si presentano con un nuovo vestito tattico (3-5-2: in zona offensiva è Marangon ad agire insieme al rientrante Caprioni). E sfilano in modo disinvolto. Al 18’, uno schema da corner porta De Carli a concludere da buona posizione, ma la palla sorvola la traversa. Ed è lo stesso “Deca” a provarci pure dalla distanza, a ridosso della mezz’ora: il bersaglio, però, è solo sfiorato, mentre Masut non riesce a deviare, all’altezza dell’area piccola, un cross basso di Caprioni. L’1-0, comunque, non tarda ad arrivare. A 6’ dallo scadere, è decisivo un break, con assist illuminante di De Carli per Marangon: Jack controlla, si presenta davanti a Groaz e insacca con un preciso diagonale.
ARRAMPICATA E BACIO ALLA MAGLIA – Nella ripresa, ancora Marangon impegna subito l’estremo difensore avversario, mentre Virvilas deve sporcarsi i guanti solo sul colpo di testa di Calì. Tuttavia, è lo stesso Calì a guadagnarsi il penalty del potenziale pareggio: la girata dell’ex attaccante dell’Union Feltre è intercettata con un braccio da Caprioni. Dal dischetto si presenta il neo entrato Buongiorno, ma la mira è troppo alta. Scampato il pericolo, i padroni di casa pungono in ripartenza. E confezionano il 2-0 sull’asse Baldassar-Perez: la deviazione sotto porta dello spagnolo vale un’esultanza sfrenata, con arrampicata sulle reti di recinzione. E bacio allo stemma sulla maglia dolomitica: ormai una seconda pelle per il capitano.
L’ANALISI – «Abbiamo preso campo in maniera progressiva – è l’analisi di mister Nicola Zanini – e siamo andati in vantaggio con merito. Nella ripresa dovevamo chiuderla, perché poi il singolo episodio può sempre rimettere tutto in discussione. Siamo stati anche un po’ fortunati, ma nel complesso i tre punti sono meritati. Il modulo? Ora abbiamo qualche carenza in mezzo al campo e il nostro reparto difensivo è molto forte. Così, ho optato per questa soluzione. E per sviluppare il gioco in un altro modo. Ai ragazzi l’ho detto anche prima della gara: non voglio che tiriate il freno a mano. Si va a tutto gas e con entusiasmo. Per raggiungere determinati obiettivi, qualcosa bisogna rischiare».
Foto di Giuseppe De Zanet