Domenica 17 settembre 2023: per tutti, una data qualsiasi. Per Christian Capacchione, invece, è e sarà sempre un giorno indimenticabile: il giorno dell’esordio ufficiale in prima squadra. E, in particolare, nel campionato di serie D. Vero, si corre il rischio di cadere nella retorica. Ma non è esagerato sostenere che per questo diciottenne, sbocciato nel settore giovanile della SSD Dolomiti Bellunesi, è un piccolo sogno che si realizza.
PICCOLO OBIETTIVO – Vale la pena riavvolgere il nastro. Al polisportivo, la sfida con la Virtus Bolzano, chiusa poi in parità (1-1), sta volgendo al termine. Allo scadere mancano poco meno di 10’, quando Thomas Cossalter si accascia a terra: non ce la fa a proseguire. Serve il cambio. E a entrare in campo è proprio lui: “Capa”. «È stata una grande emozione – sorride Christian -. Mi ero posto questo piccolo obiettivo e, di conseguenza, sono molto felice di averlo centrato». Schierato sulla corsia di sinistra, il laterale può agire su entrambe le corsie: «Non mi aspettavo di esordire, ma dovevo essere pronto per dare una mano al gruppo».
DI LORENZO – E pensare che Capacchione aveva giocato pure il sabato precedente: un tempo, a Campodarsego, nel match degli Juniores nazionali. «In questi due mesi in prima squadra – prosegue – ho appreso molte cose. In particolare, quanto sia importante dare il massimo in ogni momento e aiutare i propri compagni. A questo proposito, sto cercando di imparare da tutti». E non solo nell’ambiente dolomitico, anche da chi si esibisce su palcoscenici internazionali: «Non ho un vero e proprio modello a cui mi ispiro, però un giocatore che mi piace parecchio e agisce nel mio ruolo è Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli scudettato e campione d’Europa con l’Italia».
TRASFERTA A ROVERETO – “Capa” è ormai una pedina fissa nello scacchiere di Nicola Zanini. E lavora per essere tirato a lucido, nel momento in cui il mister dovesse rispedirlo sul rettangolo verde. Magari già domenica a Rovereto, dove la SSD Dolomiti Bellunesi affronterà in trasferta il neopromosso Mori Santo Stefano, ancora a secco di punti dopo due giornate di campionato: «Non importa se i nostri avversari sono in fondo alla classifica – conclude Capacchione -. Andiamo in campo sempre per dare il massimo e per sfoderare una buona prova». La trasferta in terra trentina non fa eccezione.
Foto di Giuseppe De Zanet