Un solo obiettivo. E un unico risultato a disposizione: la vittoria. Da conquistare all’interno dei 90’ o al massimo dei 120’. La SSD Dolomiti Bellunesi si prepara a viaggiare verso Grumolo delle Abbadesse (provincia di Vicenza), dove domani (domenica 14, ore 16), affronterà Le Torri in una sfida secca, senza il “paracadute” del ritorno. Sfida che è valevole per i quarti di finale playoff dell’Eccellenza femminile.
FATTORE CAMPO A SFAVORE – «Nemmeno stavolta saremo tra le mura amiche – è il commento del tecnico dolomitico, Francesco Pellicanò – anche se questo non ci pesa più di tanto. Dispiace solo non avere un’ampia presenza di tifosi al nostro fianco, come avremmo avuto in casa. Tuttavia, è da sei mesi che in trasferta disputiamo grandi prove e otteniamo buonissimi risultati. Ormai la squadra è abituata». Le vicentine, però, sono temibili: «Affronteremo avversarie forti fisicamente e grintose. Noi, dal canto nostro, dovremo puntare sulla tecnica e la velocità. E stare attenti al modo in cui interpretano il loro 3-5-2, con due attaccanti brevilinee e pericolose».
RINCORSA – Dopo aver superato l’ostacolo degli ottavi di finale, contro la Villafranchese, Sommariva e compagne vogliono proseguire la loro corsa: «Nonostante l’inevitabile stanchezza – prosegue il mister – le ragazze sono concentrate e mentalmente pronte. In settimana si sono allenate con grande intensità». Nessun rammarico per il passato. E per aver lasciato qualche punto lungo la strada nel girone d’andata: «No, perché l’organico a inizio stagione era davvero ridotto. Poi si è ampliato con l’andare avanti del tempo, ma la preparazione è stata svolta con poche giocatrici. E comunque ci voleva un po’ per capire e memorizzare i movimenti, curare e migliorare i fondamentali, alzare livello di autostima. Il gruppo si è reso protagonista di un’escalation non indifferente: da gennaio in poi è stata una rincorsa incredibile».
BATTAGLIA CALCISTICA – Pellicanò non ha dubbi: «Contro Le Torri sarà una battaglia calcistica. È un quarto di finale e nessuno ci sta a perdere o a recitare da comparsa. Le vicentine avranno il vantaggio di qualche settimana in più di pausa, che potrebbe garantire loro maggiori forze fisiche, ma le nostre atlete hanno una caratteristica nel Dna: lottano dal primo all’ultimo minuto. Per questo, sono fiducioso rispetto a un passaggio del turno». L’arbitro designato per l’incontro è Giacomo Candoni di Vicenza.