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Si apre ufficialmente la nuova stagione. E la SSD Dolomiti Bellunesi aziona il tasto “play”. Sì, perché è in arrivo Daniele Casella: professione playmaker.
IL PERCORSO – Classe 1990, nativo di Roma, ha al suo attivo oltre 250 presenze in serie D. Dopo aver trascorso quattro stagioni e mezzo al Pordenone, intervallate da un paio di campionati al Sandonà Jesolo, Casella è transitato pure per la provincia di Belluno, con l’allora Union Ripa la Fenadora (tre gettoni nel 2015-2016), salvo poi passare alla Liventina, alla Manzanese e, nella scorsa annata, all’Adriese: una compagine che ha chiuso il torneo in zona podio e di cui l’esperto centrocampista era il metronomo e capitano.
LA SCELTA – Ma ora si apre un nuovo capitolo: «A fine stagione – racconta proprio il neo arrivato in casa dolomitica – il direttore Luca Piazzi mi ha contattato per far sì che vestissi la maglia della SSD Dolomiti Bellunesi. Pur avendo l’interesse di altre società, ho accettato subito: il progetto e la voglia di ben figurare da parte del club hanno inciso molto sulla mia scelta».
IL PROFILO – Casella è un faro per la mediana: «Sono un play, un regista a cui piace giocare davanti alla difesa, correre e sacrificarsi per la squadra. Mi so adattare a qualsiasi modulo con il quale il mister vorrà affrontare gli avversari». Oltre a qualità tecniche indiscutibili, il trentaduenne centrocampista ha “fame” e ambizione: «Negli ultimi due anni, alla Manzanese e all’Adriese, ho raggiunto sempre il terzo posto. Non sono di certo uno che si accontenta di disputare un campionato mediocre: mi piace puntare sempre al massimo e migliorarmi. Sappiamo che diverse società stanno allestendo squadre forti, ma noi non saremo da meno: cercheremo ogni domenica di dare filo da torcere a tutti». Tasto “play”: con Casella inizia la nuova annata.
Foto di Giuseppe De Zanet
