Continuità: è la chiave per aprire scenari importanti e ambiziosi. Soprattutto nel mondo dello sport. E il calcio non fa eccezione, anzi.
In questo senso, la SSD Dolomiti Bellunesi alterna gare di rilievo, arricchite da belle vittorie o da risultati di prestigio, ad altre meno esaltanti. Sabato scorso è arrivata la miglior prestazione contro la Clodiense Chioggia? E, a distanza di quattro giorni, prende forma il pareggio beffardo a Sant’Ambrogio di Valpolicella contro l’Ambrosiana: 3-0 dolomitico nel primo tempo, 3-3 al triplice fischio. Ma, andando a ritroso, la storia si ripete: prima del pareggio con la vice capolista, ecco lo scivolone di Campodarsego, anticipato da un successo col San Martino e da un altro passivo a Levico.
Insomma, nel momento in cui la “chiave” entrerà nella serratura, allora la stagione sarà davvero a una svolta. Ora, però, per utilizzare le parole pronunciate da mister Renato Lauria nel post partita con l’Ambrosiana, il «rammarico è indescrivibile. Quando prendi gol non appena rientri in campo, dai entusiasmo all’avversario. E se poi regali anche la seconda rete, le energie degli altri si moltiplicano ulteriormente. Non ci sono discorsi tecnici o tattici».
Meglio guardare: al prossimo appuntamento, in calendario già domenica, al polisportivo, contro il Montebelluna (palla al centro alle ore 15).
Foto di Giuseppe De Zanet