Il gol segnato al “Tenni” di Treviso, la dedica commovente alla madre, la prestazione a tutto tondo ad Adria, un pre-campionato in cui ha sempre garantito un rendimento costante e di rilievo. Se la SSD Dolomiti Bellunesi cercava sostanza, qualità e pure un pizzico di empatia, allora i dubbi stanno a zero: le ha trovate in Mattia Tardivo.
SEGNALI – Il ventitreenne centrocampista e, in generale, i ragazzi di mister Zanini sono decollati con un successo pesante nella tana dell’Adriese: «Mi aspettavo un debutto positivo, non lo nascondo – afferma l’ex Arzignano Valchiampo -. Ci eravamo allenati al meglio e, in più, vedevo tutto il gruppo molto concentrato: la vittoria è il risultato del lavoro svolto durante la settimana. Una buona partenza è fondamentale per il nostro campionato, ne siamo contenti». Al colpo esterno in Polesine vanno aggiunti i due turni superati in Coppa Italia: «Sono segnali importanti. Dobbiamo prendere consapevolezza che siamo una squadra forte e possiamo disputare un gran campionato. Anche se sarà bene non montarci la testa: ogni settimana è necessario lavorare in maniera sempre più intensa, perché la stagione è agli albori e non abbiamo fatto ancora nulla».
VERSUS VIRTUS – Domenica (ore 15), Tardivo e compagni si esibiranno per la prima volta allo stadio polisportivo di Belluno, dove approderà la Virtus Bolzano: «Sarà una bella sfida, anche se difficile. Come tutte, d’altronde. I nostri avversari sono reduci da una sconfitta (3-1 contro il Bassano, ndr) e avranno il desiderio di riscattarsi, noi però intendiamo dare continuità ai risultati».
RICHIESTE – Mattia si sente già dolomitico: «L’ambientamento è finito subito, dopo appena due giorni dal mio arrivo. Qui c’è uno splendido gruppo, in campo e fuori. Ed era ciò di cui avevo bisogno. Sono sempre più felice della scelta: ora voglio ricambiare la fiducia che mi è stata data». Infine, un paio di speciali “richieste”: «A me stesso chiedo grande generosità in campo. Intendo aiutare la squadra il più possibile a raggiungere gli obiettivi. E, in più, spero di riuscire a segnare almeno 5, 6 gol, anche se è l’ultimo dei miei pensieri. Al collettivo, invece, chiedo di non mollare mai e di rimanere compatto, soprattutto le cose non dovessero andare per il verso giusto: la determinazione e l’unità d’intenti fanno la differenza».
Foto di Giuseppe De Zanet