Terza miglior difesa del campionato e ottavo “clean sheet” stagionale nell’arco di diciassette partite. In buona sostanza, la SSD Dolomiti Bellunesi non ha subìto gol in metà (o quasi) delle gare disputate. Un dato di assoluto rilievo, unito al fatto di aver chiuso la metà iniziale di stagione in zona podio: al terzo posto, tre lunghezze più sotto rispetto alla vice capolista Treviso. A conferma dello spessore e dell’impermeabilità di una retroguardia capace di offrire garanzie anche quando cambia tre elementi su quattro, rispetto al pacchetto che ha avuto il minutaggio più elevato: il riferimento è ai due centrali di difesa (Perez e Tiozzo) e al terzino destro (Grieco, che nel match di giovedì scorso è entrato solo in pieno recupero).
Ma è inutile stupirsi, se a essere chiamati in causa sono giocatori, e ragazzi, come Capacchione, Bevilacqua. Ed Eduardo Alcides: «Quelli conquistati col Mestre sono tre punti molto importanti, anche perché ci permettono di guardare con fiducia al 2024. In più, ci siamo avvicinati al secondo posto. Ora? Ci concentreremo sul girone di ritorno».
La prova del ventunenne, sbocciato nelle giovanili dell’Inter, e dell’intero reparto si è rivelata impeccabile: «Ci alleniamo bene. Io e Bevilacqua siamo sempre sul pezzo, così come tutta la squadra. Mi trovo benissimo con Federico e pure con Perez e Tiozzo: formiamo un buon reparto difensivo e, di conseguenza, non avremo mai problemi a giocare insieme. Ogni volta che scendiamo in campo, il nostro pensiero è quello di dare il massimo».
Gli ultimi tre punti dell’anno solare consentono di superare quota 30: «È stata una vittoria di gruppo. Abbiamo saputo soffrire quando era il momento e siamo stati bravi a sfruttare una delle poche occasioni avute». Alcides e i suoi non intendono porsi alcun limite: «Ce la giocheremo sempre per arrivare il più in alto possibile».
Foto di Giuseppe De Zanet