La SSD Dolomiti Bellunesi è lieta di annunciare l’ingaggio di un centrocampista di alto profilo come Mattia Cozzari. Duttile e con personalità, un bagaglio di esperienze di rilievo e, allo stesso tempo, sensibili margini di crescita. Ventiquattro anni compiuti lo scorso 26 maggio, è nato a Bentivoglio, nella pianura emiliana, e si è messo in luce nel settore giovanile del Bologna. In più, vanta un paio di chiamate fra i professionisti, con Rimini e Mantova, mentre in D ha raccolto oltre 100 presenze tra Reggio Audace (l’attuale Reggiana), Folgore Caratese, Gozzano e Asti.
AMBIENTE IDEALE – «Quella dolomitica è una soluzione a me molto gradita – afferma il neo arrivato – per il semplice fatto che ho toccato subito con mano la professionalità di chi è parte di questo club. Oltre ad avere avuto buone referenze, sento che è l’ambiente ideale per fare calcio in maniera seria e per puntare a obiettivi importanti. Cercavo una società ambiziosa e l’ho trovata».
ENTRAMBE LE FASI – Cozzari dà del “tu” al pallone, ha ottimi tempi di inserimento e legge il gioco come un libro aperto: «Sono un atleta che abbina entrambe le fasi, difensiva e offensiva. Nelle ultime stagioni ho vestito i panni del trequartista, ma posso agire pure da mezzala o davanti alla difesa. Insomma, sono a completa disposizione di mister Nicola Zanini». L’ex Bologna è reduce da una seconda metà di stagione da applausi ad Asti, dove è approdato nel gennaio scorso ed è andato a segno 5 volte nell’arco di 14 gare: «Ora vorrei stabilizzarmi in una società, con la quale poi crescere di pari passo. Questa società spero di averla trovata nella SSD Dolomiti Bellunesi».
IN FORMA – Mancano due settimane esatte al raduno. E all’arrivo in provincia di Cozzari: «Mi sento un professionista e, di conseguenza, non ho mai smesso di allenarmi. Al di là di un po’ di vacanza, ho continuato a tenermi in forma». Tutto è ormai pronto per la nuova avventura: «È una stagione fondamentale per il mio percorso. E, per questo, non mi pongo limiti: voglio fare la differenza e contribuire a portare in alto la squadra». Benvenuto Mattia.