VIRTUS PADOVA-DOLOMITI BELLUNESI 2-3
GOL: pt 13’ e 25’ Mastel, 14’ Rigato; st 27’ Cappellano, 34’ Braga.
VIRTUS PADOVA: Bragon, Malvezzi, Ferraro (st 9’ Treu), Stefani (st 36’ Rapesi), Tavoso, Quaglia (st 42’ Cortese), Stratulat, Rigato, Bonvicini (st 28’ Rinaldi), Braga, Barison (st 14’ Amistà) (in panchina: Orlando, Cuci, Fogarolo). Allenatore: M. Carraro.
DOLOMITI BELLUNESI: C. Triches, De Betta (st 21’ Pattaro), De Zolt, De Paoli, De Bastiani, Barduca (st 42’ Della Vecchia), L. Triches, Di Rienzo (st 47’ G. Sommariva), Mastel, Cappellano, De Valerio (in panchina: Squarcina, Bogo, D’Ambros). Allenatore: F. Pellicanò.
ARBITRO: Pellegrino Panagrosso di Padova.
NOTE. Ammonite: L. Triches, Cappellano, Stefani, Treu. Angoli: 6-2 per la Virtus.
La SSD Dolomiti Bellunesi perfeziona il colpaccio esterno, a Padova. E si aggiudica lo scontro diretto, anzi, direttissimo con la Virtus. Come direttissimo è il volo su cui salgono le ragazze di Francesco Pellicanò: direzione? Testa della classifica. Ebbene sì, De Valerio e compagne planano sul primo posto, a braccetto con il Portogruaro. E lo fanno al termine di una prova sontuosa: più da sciabola, che da fioretto. Ma queste atlete sanno utilizzare qualsiasi strumento. Perché sono un gruppo solido, compatto, granitico. Anche, e soprattutto, quando il gioco si fa duro.
In terra padovana, il primo acuto è di Gaia Mastel, che sfrutta la sua velocità e prende il tempo all’intera retroguardia di casa: compresa la numero uno, Bragon. La Virtus, in realtà, tornerà subito in linea di galleggiamento, ma è ancora lei, la “bomberona” Mastel a piazzare il diagonale vincente per il nuovo sorpasso: 1-2. A proposito di Gaia, è l’attuale regina nella classifica delle attaccanti più prolifiche con 14 centri.
Nella ripresa, le dolomitiche tengono molto bene il campo e rischiano il minimo indispensabile. Non solo: spingono alla ricerca del tris. E lo trovano grazie a Roberta Cappellano, che di testa infila il pallone nella porta avversaria. L’undici di Padova si rifà sotto con Braga, ma le dolomitiche non mollano l’osso. E tantomeno i tre punti: l’impresa è compiuta, anche senza due pezzi da novanta come Rosson e Busin.
«Una vittoria di squadra – è il commento di mister Pellicanò -. Di una grande squadra. Le ragazze si meritano questa soddisfazione. E il primato».