La SSD Dolomiti Bellunesi accoglie con profonda soddisfazione le novità relative allo stadio polisportivo di Belluno. E all’arrivo dei fondi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che consentiranno di dare vita ai lavori di adeguamento dell’impianto.
«Un profondo ringraziamento – afferma il presidente Paolo De Cian – va all’attuale amministrazione comunale del capoluogo, guidata dal sindaco Oscar De Pellegrin. E a quella precedente, guidata da Jacopo Massaro, con la quale era iniziato il percorso. Così come ringraziamo tutte le istituzioni che ci hanno affiancato: a livello nazionale e provinciale».
Come è ormai noto, verranno abbattute e poi ricostruite le due tribune, per arrivare così a una capienza di circa duemila spettatori e permettere ai tifosi e agli appassionati di seguire gli eventi su spalti adeguati, all’interno di un impianto al passo con i tempi.
Le difficoltà relative all’aumento dei costi hanno rallentato, ma non fermato un iter che ora può procedere spedito: «Se la situazione si è sbloccata – prosegue il presidente dolomitico – voglio pensare che una parte del merito sia anche della SSD Dolomiti Bellunesi, del suo progetto, delle prospettive ambiziose e orientate a regalare alla collettività emozioni e piacevoli momenti di sport, da vivere rigorosamente a ridosso del rettangolo verde».
Secondo quanto dichiarato dai vertici del Comune di Belluno, lo stadio, in veste rinnovata, potrebbe ospitare le prime partite nel 2026: l’anno dei Giochi invernali di Milano-Cortina. E De Cian non può esimersi dalla battuta: «Sapere che sta per nascere il “nuovo” polisportivo è come aver vinto le Olimpiadi».