Ha “stappato” la stagione con una doppietta nella prima gara ufficiale: quella di Coppa Italia contro il Permac Vittorio Veneto. Due reti, di pregevole fattura, per confezionare un successo (2-1) capace di infondere ulteriore fiducia e di dare ancor più consapevolezza alle ragazze della SSD Dolomiti Bellunesi. Susanna De Zolt è la grande protagonista di questo avvio: «Cosa rappresenta la doppietta? La miglior ricompensa dopo tanti sacrifici – afferma -. Ho cambiato lavoro, casa, vita per seguire la mia passione. Perciò considero la soddisfazione di domenica scorsa il giusto inizio di un’annata che può e deve procedere solo per il meglio».
GIOVANI E INTRAPRENDENTI – Nel prossimo weekend, le dolomitiche osserveranno subito un turno di riposo imposto dal calendario di coppa. E torneranno sul rettangolo verde la prima domenica di ottobre, nel debutto del campionato di Eccellenza, in trasferta col Lady Maerne: «Sta nascendo davvero un bel gruppo, unito e determinato. Diverse atlete sono nuove: tutte molto giovani, ma intraprendenti. E ne siamo felici». De Zolt è una delle leader a livello tecnico ed emotivo della squadra: «Beh – frena – “leader” magari non è il termine con cui mi descriverei. Però, di sicuro, sono una delle giocatrici con maggior esperienza, dentro e fuori dal campo. Spero soprattutto di poter dare il buon esempio alle più piccole».
FONTE DI ISPIRAZIONE – Per trovare il suo punto di riferimento, in ambito calcistico, Susanna non deve rivolgere lo sguardo troppo lontano: «Nonostante la pochissima differenza di età e per il legame che ci unisce, Gaia Mastel è la figura a cui più mi ispiro. Osservandola, cerco di migliorare, di impegnarmi a portare avanti il mio lavoro con costanza. Di sicuro la serietà e la dedizione al lavoro di Gaia sono contagiose».
GOL IN SACCOCCIA – De Zolt fissa gli obiettivi: «Personalmente, mi piacerebbe mettere in saccoccia più gol possibili, mentre a livello generale vorrei che il collettivo crescesse e migliorasse in maniera progressiva. Non credo sia esagerato paragonarci a una famiglia: perciò rafforziamo la nostra intesa e cerchiamo di affinare anche l’aspetto tecnico-tattico e quello atletico».