Ha sede a Lentiai e produce elementi per occhiali: in particolare, è specializzata nello stampaggio a iniezione di materie plastiche e nella lavorazione delle lastre di acetato. È la Grimont, un’azienda orientata al futuro, all’innovazione, alle idee, al made in Italy. E legata a doppio filo allo sport.
VALORI – «Siamo sempre stati sensibili e vicini a questo mondo – afferma l’amministratore Matteo Roncalli -. Prima con l’Union Feltre, ora con la SSD Dolomiti Bellunesi, abbiamo la convinzione che il contributo di tante aziende della provincia possano agevolare la crescita di progetti così rilevanti. Soprattutto in presenza di un vivaio con più di 400 bambine e bambini: al di là della sfera agonistica, il compito dello sport è anche quello di formare i giovani, affinché siano pronti per un futuro lavoro. Il calcio, infatti, insegna valori di comportamento, di socializzazione e a rapportarsi con gli altri. Valori che serviranno di sicuro». Proprio i giovani rappresentano una chiave importante: «Investire nei ragazzi significa investire nel futuro della società. Vorremmo portare più giocatori bellunesi in prima squadra, sia nel maschile, sia nella nuova realtà femminile».
TIFO – Roncalli è anche, e soprattutto, uno dei primi tifosi dolomitici: «Essendo membro del cda, oltre che sponsor, credo molto nel progetto. Solo con un’unione così forte di tre società si può pensare di avere una base solida e un domani positivo. I campanili? Ci sono sempre stati, ora però il compito del club è quello di dare vita a una squadra capace di rappresentare realmente i valori e lo spirito dell’intera provincia. Mi immagino si possa percorrere la strada del Südtirol: vedo persone preparate e motivate all’interno della dirigenza. E mi auguro che il popolo bellunese capisca lo sforzo sia in termini di impegni presi, sia a livello economico. Come mi auguro che partecipi in maniera assidua. Perché c’è bisogno di tutti».
NUOVA CASA – Il marchio Grimont identifica la società. E la sostiene sotto vari punti di vista: vale per il presente, come per un domani di sviluppo. Anche dal punto di vista degli impianti: «Il polisportivo di Belluno sarà la nuova casa della SSD Dolomiti Bellunesi e dell’intero territorio. Una provincia così ambiziosa si merita uno stadio all’altezza: le istituzioni e i dirigenti hanno lavorato molto per ottenere i fondi. A loro vanno i nostri complimenti».