La SSD Dolomiti Bellunesi archivia il punto d’oro ottenuto a Chioggia contro la capolista Union Clodiense. E pensa già alla prossima sfida interna, in programma domenica 10 (ore 14.30) contro l’Este. Ma prima sarà il caso di dare uno sguardo a una classifica speciale, in cui i dolomitici sono addirittura secondi, dietro alla Clodiense: è quella delle reti subite. Appena 11, in 14 incontri, i palloni raccolti in fondo alla rete. A conferma di una retroguardia che funziona.
LEONE – Difesa di cui fa parte un ragazzo di 18 anni: un moto perpetuo lungo la corsia di destra. E che tutti chiamano “leone”: Anicet Grieco. «Conoscendo i miei compagni di squadra, e di reparto, sapevo che avremmo condotto un bel percorso a livello difensivo – spiega proprio il terzino cresciuto nelle giovanili dell’Inter -. Di solito non do particolare peso alle statistiche, ma un dato di questo tipo rappresenta una grande soddisfazione: significa che in difesa ci capiamo. E che stiamo lavorando bene: speriamo di mantenere questa continuità».
AMBIZIONE – Il pareggio contro la dominatrice del girone ha rafforzato ulteriormente l’autostima: del collettivo. E di Anicet: «È di sicuro un buon punto, contro una corazzata ricca di atleti importanti. Siamo soddisfatti, anche se non al 100 per cento. Perché, come per qualsiasi squadra, la speranza è sempre quella di portare a casa la vittoria. Ma bloccare un avversario che, in casa, non aveva mai concesso nulla è un aspetto positivo per il nostro campionato». In precedenza, i dolomitici avevano fermato pure la vice capolista Treviso, battuta a domicilio con un secco 3-0: «Quando incontriamo avversari così blasonati, e che sulla carta potrebbero essere favoriti, siamo mossi da un’ambizione particolare. Vogliamo dimostrare di essere al loro livello».
AMBIENTE – Grieco, fra le Dolomiti, ha trovato subito la sua dimensione: «Sono in un gruppo forte e che può dare molto. Questo ambiente mi consente di stare tranquillo e la società non mette alcuna pressione. Anzi, infonde serenità anche dopo risultati negativi o comunque non del tutto positivi. E pure con mister Nicola Zanini mi trovo benissimo: è una persona aperta, dice ciò che pensa. Quando ho qualche problema, è fra i primi ad aiutarmi. Sto imparando parecchio da lui. E per un giovane come me, desideroso di crescere e di imparare, tutto ciò è fondamentale».
IN CASA – Domenica, intanto, i dolomitici se la vedranno con l’Este: «Sarà una gara interessante e non facile. Dovremo essere pronti soprattutto a livello mentale. In più, siamo reduci da due pareggi e, di conseguenza, vogliamo tornare a una vittoria che peraltro, davanti al nostro publico, manca ormai da troppo tempo. Dev’essere una motivazione ulteriore per fare bene: ci impegneremo al massimo con l’obiettivo di dare una gioia a chi verrà allo stadio e ci sosterrà».
Foto di Giuseppe De Zanet