Quattordici gol nella prima metà del 2023, sedici nella seconda. Il totale porta a una cifra tonda: trenta. A tanto ammonta il bottino personale di un’attaccante semplicemente incontenibile: Gaia Mastel. La “bomberona” della SSD Dolomiti Bellunesi ha gonfiato la rete con una clamorosa regolarità, tra campionato femminile di Eccellenza e Coppa Italia.
SORPRESA E SODDISFATTA – Ma Gaia non è solo un’irresistibile finalizzatrice: è anche e soprattutto una persona cristallina e di spessore, che antepone sempre il “noi” all’io. E scardina il luogo comune secondo cui un o una goleador tende a essere un po’ egoista e ad avere un occhio di riguardo per le statistiche personali. Non è così. O almeno, non nel caso di Mastel: «Trenta centri in un anno? È un numero che mi sorprende e soddisfa allo stesso tempo – afferma proprio l’ex Bologna, Lucchese e Arezzo -. Sorprende, perché non ho tenuto il conto di tutte le reti segnate durante l’anno solare e quindi non conoscevo il numero effettivo. Soddisfa, perché significa che sono riuscita ad aiutare la squadra, timbrando ripetutamente il cartellino».
SOTTO L’INCROCIO – La collezione di questo 2023 è lunga: «Il gol più importante è stato quello segnato al Portogruaro, da posizione defilata, sulla sinistra. Un mancino a incrociare, quasi sotto il sette. Valeva il momentaneo vantaggio, però poi la gara è terminata in parità. Il gol più bello, invece, penso di averlo realizzato proprio nell’ultima sfida contro il Cittadella: un doppio uno-due con Cappellano, al limite dell’area, e conclusione di destro all’incrocio». Tuttavia, c’è una partita che Gaia vorrebbe rigiocare: «È la finale di Coppa Veneto, persa ai rigori. Siamo uscite dal campo consapevoli di aver dato tutto, ma con tanto rammarico».
SERENITÀ – Nel frattempo, la SSD Dolomiti Bellunesi ha salutato il campionato dall’alto del terzo posto: «Ma non sono del tutto soddisfatta – afferma la ventiquattrenne nata a Pieve di Cadore -. Abbiamo lasciato qua e là qualche punto che poteva farci comodo: speriamo di non commettere gli stessi errori nel girone di ritorno». In un’ipotetica letterina a Babbo Natale, Mastel non ha di certo chiesto la luna: «Solo un po’ di serenità e di riposo. È ciò che più mi serve: a livello calcistico e non. La stagione è difficile pure a livello mentale, ma avere un chiaro obiettivo spazza via tanti altri pensieri».
Foto di Giuseppe De Zanet