Esulta il Mestre: Juniores, è il secondo stop casalingo di fila

DOLOMITI BELLUNESI-MESTRE 1-2

GOL: st 5’ e 14’ Crescini, 15’ Rossi. 

DOLOMITI BELLUNESI: Di Tommaso, Nwoke, Capacchione, Triolo (st 20’ Filippin), Zanolla, Breda, Ticli, Molin (st 1’ Gallio), Rossi (st 20’ Perez), Sina, Masut (st 1’ Spagnol). Allenatore: M. Campaner. 

MESTRE: Falcier, Reginato, Rigon, Sorgato (st 38’ Nogarotto), Cavallin, Gjuzi, Farukov (st 46’ Prete), Scantamburlo (st 27’ Quinte), Crescini (st 35’ Pasinato), Del Basso, Barbiero (st 40’ Firma). Allenatore: L. Tentindo.

ARBITRO: Riccardo De Martino di Bassano del Grappa (assistenti: Alberto De Bortoli e Alessio Ferrantello di Belluno). 

NOTE. Ammoniti: Triolo e Cavallin. 

Non è un momento facile per gli Juniores nazionali della SSD Dolomiti Bellunesi, che allo Zugni Tauro cedono il passo ai pari età del Mestre. E rimediano la seconda sconfitta casalinga consecutiva, mentre le gare a secco di vittorie sono quattro in sequenza.

L’ultimo successo, infatti, risale al 7 gennaio scorso: 1-0 contro l’Adriese. Ma, in classifica, il gruppo di mister Mario Campaner rimane a contatto con le primissime: in questo è momento è quarto, a sole quattro lunghezze dalla vetta, attualmente occupata dal Montecchio Maggiore. 

Per quanto riguarda la cronaca, il primo tempo è scandito dall’equilibrio e da un ritmo non particolarmente elevato. Anche se i padroni di casa sfiorano il bersaglio con Rossi. Nella ripresa, invece, la formazione ospite si porta avanti dopo appena 5 giri di lancette. E il raddoppio matura in seguito a una fulminea ripartenza.

La SSD Dolomiti Bellunesi, però, non ci sta. E accorcia subito le distanze grazie al solito Jacopo Rossi, mentre negli ultimi 20’ crea diversi presupposti per riequilibrare le sorti del match. Ma il Mestre si salva e strappa l’intera posta in palio. 

Non resta che voltare pagina, quindi. E concentrarsi sulla prossima sfida. O meglio, sul big match: perché sabato 11 è in programma la trasferta a Campodarsego, contro la vice capolista del girone. 

Foto di Giuseppe De Zanet