SSD DOLOMITI BELLUNESI – REAL SAN MASSIMO 5-6 (3-3 dts)
GOL: 3′ Zangari, 18′ Busin, 70′ De Valerio, 75′ Dal Corso, 105′ De Zolt, 116′ Dal Corso.
SSD DOLOMITI BELLUNESI: Squarcina, Borsoi, De Zolt, De Paoli (91’ Gloria Sommariva), Rosson (81’ Triches), Cappellano (106’ Cercenà), Bristot, Busin, Mastel, Sandra Sommariva, De Valerio. Allenatore: Francesco Pellicanò.
REAL SAN MASSIMO: Perina, Piccoli (106’ Scavone), Caliari, Zanoni, Bonotto, Ferro, Zangari (75’ Gobbetti), Ciresola (66’ Marconi), Dal Corso, Marcomini, Osetta (118’ Sartori). Allenatrice: Simonetta Zappola.
ARBITRO: Francesco Fossen di Mestre.
NOTE. Ammonite: Rosson, Ferro, De Zolt, Triches, Mastel. Calci d’angolo: 5-3. Serie rigori: Sandra Sommariva alto, Bonotto parato; Mastel palo, Zanoni parato; De Valerio parato, Marcomini gol; Cercenà gol, Dal Corso gol; Busin gol, Marconi gol.
Rabbia e delusione, per il risultato finale. Fa sempre male perdere una finale. Ma c’è anche la consapevolezza di aver raggiunto un livello altissimo, una crescita spaventosa da ottobre a oggi.
La SSD Dolomiti Bellunesi esce sconfitta dall’ultimo atto della Coppa. Va sotto, recupera, mette il muso avanti e poi si fa raggiungere. Un match da montagne russe, culminato nella lotteria dei rigori. E dal dischetto ha la meglio il Real San Massimo.
LA CRONACA
La finale era cominciata con una doccia gelata. Sì, perché dopo appena 3 giri di lancette il Real San Massimo è avanti. Basta un cross apparentemente innocuo: Zangari controlla e lascia partire un tiro su cui Squarcina può ben poco.
Le dolomitiche faticano a ritrovare il bandolo della matassa. Ma poi la gara viene sospesa per una grandinata. Ed è provvidenziale. Al rientro in campo infatti la squadra bellunese appare trasformata. Di fatto, comincia una nuova partita. La SSD Dolomiti Bellunesi spinge sull’acceleratore, piomba prima sui palloni. E al 18′ fa 1-1. Il pari si materializza dal corner, con una mischia a centro area su cui sembra arrivare prima di tutti Busin. Forse anche con un tocco avversario. Autogol? Poco importa, perché sulle ali dell’entusiasmo per aver riacciuffato il match, le dolomitiche controllano. E vanno vicine al vantaggio con Sandra Sommariva, sempre lei, su punizione.
L’unica sbavatura arriva proprio al 45′, quando l’inserimento di Zanoni su un cross basso rischia di compromettere tutto. Brava Squarcina a restare ferma e neutralizzare.
La ripresa parte nel segno delle dolomitiche. Il predominio è inequivocabile: in pochi minuti, la squadra bellunese crea – senza concretizzare – almeno tre occasioni. Sommariva viene murata due volte, Mastel pecca di precisione. E il Real San Massimo può tirare più di qualche sospiro di sollievo. Ma il copione è sempre lo stesso, rafforzato anche da una super De Zolt, pendolino instancabile sulla fascia. È dalle sue sgroppate che partono molte azioni pericolose.
Al 70′ ecco il gol. Sgommata di Sandra Sommariva, tiro secco e portiere che si rifugia in corner. Ma dalla bandierina parte l’assist per De Valerio, brava a trovare una palombella implacabile.
Sembra fatta, ma bastano 5′ e Dal Corso agguanta il pari.
TEMPI SUPPLEMENTARI
Ai supplementari subentra inevitabile la stanchezza. Per tutti tranne che per Susanna De Zolt. Dopo aver corso per 90′, trova ancora la forza per l’inserimento vincente, proprio allo scadere del primo overtime. Azione avviata da Triches, apertura per Mastel abile nel controllo e fredda nel vedere il pertugio giusto per De Zolt. Ed è 3-2.
Peccato che poi la SSD Dolomiti Bellunesi commetta un errore difensivo e lo paghi carissimo. A 4′ dal successo, Dal Corso sigla la doppietta e il 3-3 che porta il match ai rigori.
I RIGORI
La partita è tiratissima anche dagli 11 metri: i primi penalty finiscono tutti fuori o tra le mani dei due portieri. Sandra Sommariva spara alto, ma Squarcina pareggia subito parando su Bonotto. Mastel coglie il palo, ma Squarcina si ripete su Zanoni. Poi l’errore è di De Valerio, mentre Marcomini spiazza. La serie arriva ai cinque canonici senza ulteriori errori. E il Real San Massimo mette le mani sulla Coppa.
IL COMMENTO
Un pizzico di delusione c’è. Ma mister Pellicanò guarda già oltre. «Le ragazze hanno dato il massimo e sono soddisfatto di questo» dice a fine partita. «Avevamo di fronte una squadra di altissimo livello e abbiamo giocato alla pari una finale. Faccio i complimenti alle mie giocatrici per il percorso di crescita che hanno saputo fare in appena 6-7 mesi. La Coppa sarebbe stata una bella gratificazione, certo. Ma prendiamoci quanto di buono fatto per riversare le ultime energie nella rincorsa dei playoff in campionato».
«A inizio stagione non avremmo mai pensato di poter arrivare a giocare una finale. Quindi è stato fantastico oggi. Ma quando scendi in campo, vuoi vincere. Ed è un peccato non esserci riuscite per un pelo, ai rigori» commenta Giorgia Busin. «Il rammarico grande è non aver sfruttato a dovere le tante occasioni create nel secondo tempo. Ora testa al campionato, per centrare i playoff».