Quarta uscita stagionale per la SSD Dolomiti Bellunesi: la seconda all’interno di una settimana ad alta intensità. Sì, perché mercoledì scorso il gruppo di mister Zanini ha affrontato un avversario di categoria superiore come l’Arzignano Valchiampo. Domani (sabato 12 agosto), invece, toccherà a una compagine di Eccellenza: il Conegliano. Si gioca al campo sportivo di Pian Longhi, in Nevegal: palla al centro alle ore 16.
LAVORO DI SQUADRA – I dolomitici si presentano all’appuntamento rinfrancati dall’ennesima prova di spessore, messa in mostra ad Asiago. Al di là del risultato (2-1 per i giallocelesti e primo tempo chiuso in vantaggio grazie alla rete di Bandaogo), il responso del campo ha soddisfatto chiunque. Compreso il “giovane veterano”, Francesco Toniolo: «Siamo riusciti a tenere testa a una formazione di categoria superiore, giocandocela alla pari. Quindi sappiamo che, pure in campionato, possiamo calare le nostre carte in ogni partita». Il collettivo cresce di settimana in settimana: «Dietro c’è molto lavoro di squadra, dentro e fuori dal rettangolo verde. Anche con il mister, ci confrontiamo sulle situazioni tattiche che emergono da questi test».
I GRANDI EX – Nel frattempo, grazie a Toniolo e a Fagherazzi, la SSD Dolomiti Bellunesi ha blindato il presente e il futuro della fascia sinistra: «Gianluca è un ragazzo giovane con molte qualità. Di sicuro questa annata di serie D gli sarà utile per crescere e migliorare su diversi aspetti, ma è già sulla buona strada». A Pian Longhi, le strade si incroceranno di nuovo con due conoscenze dell’ambiente dolomitico: Stefano Mosca e Sebastiano Sommacal. «Sono stati due esempi da seguire, ritrovarli mi fa davvero piacere – li incensa il diciannovenne terzino -. Anche perché abbiamo mantenuto un buon rapporto di amicizia. Vedremo chi la spunterà…». Toniolo e compagni intendono proseguire sulla via già tracciata: «Mi aspetto una grande partita da parte di tutti. Dobbiamo riprendere da dove abbiamo lasciato, quindi con la fame e la concentrazione giuste: il resto arriverà da sé».
Foto di Giuseppe De Zanet