Cancellare il passivo per 5-0, rimediato domenica scorsa a Cartigliano, è un imperativo categorico per la SSD Dolomiti Bellunesi. E l’occasione per ripartire di slancio si manifesta già domani (mercoledì 8), nel turno infrasettimanale di campionato: l’undici di mister Renato Lauria, infatti, sarà di scena allo stadio “Umberto Cavallari” di Porto Tolle: nella tana del Delta (palla al centro alle ore 14.30, arbitra Riccardo Ghinelli di Roma 2). Di una formazione che ha un punto in meno rispetto ai dolomitici ed è reduce dall’incredibile rimonta subita a Montebelluna: in vantaggio di tre reti al 35’ del primo tempo, il gruppo di Gherardi si è poi fatto superare (4-3). Insomma, ad accomunare le due contendenti non ci sarà solo la voglia di conquistare il bottino pieno, ma anche un forte desiderio di riscatto.
TRANQUILLITÀ – Alla vigilia della seconda trasferta consecutiva, il presidente Paolo De Cian predica calma e sparge tranquillità: «Quello di Cartigliano è stato un incidente di percorso. Per 50 minuti abbiamo espresso un bel calcio, poi siamo incappati in una serie di errori individuali. Come in occasione della prima rete avversaria, frutto di una nostra grave disattenzione. Ma stiamo già pensando alla prossima». Ovvero, alla sfida di Porto Tolle: «È necessario alzare il livello di attenzione e curare i minimi particolari. Perché alla lunga possono fare la differenza. Che partita mi aspetto? Molto tattica e nella quale sarà fondamentale limitare il numero di errori».
STRASCICHI – La cinquina rimediata lo scorso fine settimana non dovrebbe lasciare strascichi nell’ambiente: «Anche perché eravamo reduci da tre buonissime prove. Vediamo lo 0-5 come un errore lungo il nostro cammino: in questo periodo, oltretutto, non siamo nemmeno troppo fortunati. Ogni sbaglio lo paghiamo a caro prezzo. Ciò non giustifica il fatto di incassare 5 gol, ma ora ci attendono due impegni importanti per provare a rialzare la testa e rimediare».
FIDUCIA – De Cian non perde un briciolo della sua proverbiale fiducia: «Rimbocchiamoci le maniche e guardiamo avanti. Affronteremo avversari tosti, partiti con idee ambiziose, ma rimasti un po’ attardato in classifica: vorranno dimostrare che non meritano la loro attuale posizione. Di conseguenza, dobbiamo farci trovare pronti».