Tre gol e un assist nelle prime due partite ufficiali: il numero 10 stampato sulla schiena. Ma anche nel destino, visto che la classe è innata e le qualità sono degne di un fantasista di categoria superiore. Salutato l’Arzignano Valchiampo, con cui ha vinto il campionato, Marco Moras è ora uno dei punti di forza dell’Adriese. Ed è, soprattutto, il pericolo numero uno per la SSD Dolomiti Bellunesi, in vista della prima trasferta stagionale, in programma domenica 11 (ore 15) allo stadio Bettinazzi di Adria.
Una trasferta durissima e non solo per la presenza di un atleta già decisivo, a suon di reti, come Moras. In generale, è l’intera Adriese a presentarsi come una squadra di alto rango. E come una delle big delle girone. Anche perché è guidata da un allenatore che, all’ombra delle Dolomiti, conoscono piuttosto bene. E rappresenta un valore aggiunto: Roberto Vecchiato. Al timone dell’Ac Belluno, ha conquistato per tre volte consecutive i playoff: un traguardo che è riuscito a tagliare pure la scorsa stagione, battendo in semifinale la Luparense e pareggiando in finale con l’Union Clodiense Chioggia.
Salutato Daniele Casella, che domenica vestirà i panni del grande ex, la fascia di capitano è finita al braccio di Bryan Gioè, mentre davanti è pronto a pungere Marco Farinazzo, che lo scorso aprile aveva aperto le marcature in occasione del pesante 5-0 inflitto ai dolomitici. Un precedente ancora nella memoria di tutti. E che Cossalter e compagni intendono cancellare.
Foto ASD Adriese 1906