“Accontentarsi” non è un verbo contemplato nel vocabolario di Marko Nunic. Perché in fondo, numeri alla mano, la stagione presenta un bilancio in attivo: a livello di squadra, con il momentaneo terzo posto e l’imbattibilità esterna. E pure dal punto di vista personale, se è vero che il centravanti della SSD Dolomiti Bellunesi, è andato a segno otto volte, sette delle quali in campionato. Nonostante un fastidioso infortunio lo abbia tenuto ai margini del rettangolo verde per circa un mese. Marko, però, vuole di più. In primis da se stesso: «Con la qualità che abbiamo, possiamo fare meglio di così».
PERSEVERANZA – I dolomitici hanno appena archiviato un pareggio che ha lasciato parecchio amaro in bocca: non solo per il fatto che il Mori Santo Stefano ha agguantato l’1-1 al quarto minuto di recupero, ma anche per le conseguenze del cartellino rosso a Caprioni, in apertura di ripresa. Il giudice sportivo ha comminato quattro giornate di squalifica all’ex Forlì e Lentigione. Ecco perché, mai come ora, in fase offensiva servirà un passo avanti da parte di tutti: «Contro il Mori – riprende Nunic – è mancato solo un pizzico di concentrazione, oltre che di perseveranza per arrivare alla vittoria».
ATMOSFERA – Il trentenne attaccante di Lubiana, cresciuto calciando in porta a Jan Oblak (estremo difensore dell’Atletico Madrid), ha trovato subito la sua dimensione all’ombra delle Dolomiti: «Mi sento benissimo all’interno del gruppo e nello spogliatoio. In tutto il club si respira un’ottima atmosfera». Ora, però, il gioco si fa duro: all’orizzonte ci sono due trasferte di fila, ad alto coefficiente di difficoltà. A cominciare da quella in programma fra quattro giorni, a Campodarsego, per poi proseguire con il match di Bassano. Come se non bastasse, sono pure scontri diretti, visto che i biancorossi di Masitto sono quinti e a -3 dai dolomitici, mentre i bassanesi occupano la quarta posizione, a due lunghezze dalla zona podio: «Domenica sarà una partita difficile – prosegue il centravanti sloveno – ma, allo stesso tempo, mi aspetto la nostra vittoria».
PALLONETTO – Nunic non si nasconde. E va alla ricerca di un gol che, complice un dicembre ai box in seguito all’infortunio rimediato nella trasferta di coppa con l’Union Clodiense Chioggia, manca dallo scorso 19 novembre. Ovvero, dalla trasferta al Tenni di Treviso, dove Marko ha chiuso i conti con un delizioso pallonetto a scavalcare il portiere: «L’obiettivo attuale – conclude – è quello di aiutare al massimo la squadra per ottenere i migliori risultati e finire il più in alto possibile in classifica».
Foto di Giuseppe De Zanet