Ci siamo: la SSD Dolomiti Bellunesi conosce i nomi delle avversarie che affronterà nel campionato di serie D. Sono 17 e il girone è abbinato alla lettera C: si tratta di Levico Terme, Cjarlins Muzane, Adriese, Ambrosiana, Arzignano, Montebelluna, Caldiero Terme, Campodarsego, Cartigliano, Delta Porto Tolle, Este, Luparense, Mestre, San Martino Speme, Spinea, Union Clodiense Chioggia. E poi c’è un’assoluta novità: il Cattolica. La formazione romagnola è stata ripescata in D e inserita nel raggruppamento dolomitico: di fatto subentra alla Manzanese, dopo che il club friulano ha deciso di ripartire dall’Eccellenza.
«Il girone era quello che un po’ tutti si immaginavano – argomenta mister Renato Lauria – ma con il Cattolica in più. Ben venga questa “trasfertona”: vedere altri contesti e altre realtà è sempre interessante». Sulla carta forse manca una vera e propria “ammazza-campionato”, come il Trento della scorsa stagione: «Sì, ma almeno in cinque o sei si sono rafforzate parecchio e hanno dato vita a un mercato di spessore. Penso all’Arzignano, alla Clodiense, all’Adriese, senza trascurare un’ottima compagine come la Luparense. E lo stesso vale per il Cjarlins Muzane. Insomma, ci sarà da divertirsi. Perché giocare con squadre forti è sempre stimolante».
Ma ora incombe la Coppa Italia: domenica, infatti, la SSD Dolomiti Bellunesi affronterà il Levico Terme, in occasione del turno preliminare della competizione. È il primo impegno ufficiale e andrà in scena allo stadio Zugni Tauro di Feltre (fischio d’inizio alle ore 15). In caso di parità al 90’, non sono previsti i tempi supplementari, ma si procederà direttamente ai calci di rigore. «Portiamo sulla maglia dei colori che rappresentano l’intero territorio provinciale – conclude Lauria – e, di conseguenza, ci teniamo a interpretare al meglio ogni partita. Vale per le amichevoli e a maggior ragione per le sfide ufficiali: impegno e voglia di vincere non dovranno mai mancare».