Ci sono persone che lavorano dietro le quinte, ma riescono a incarnare in maniera fedele i valori e l’identità di un determinato club. Persone come Antonio Da Rold: per tutti, Toni.
Un vero factotum, che passa con naturalezza dal ruolo di addetto alla logistica o all’arbitro, a quello di autista di pulmini o dispensatore di consigli ai giocatori. Un uomo che, oltre alla professionalità, mette il cuore in tutto ciò che fa all’interno della SSD Dolomiti Bellunesi. E ha un’invidiabile capacità d’ascolto.
Ora il suo grande impegno è stato riconosciuto pure a livello ufficiale. E, in particolare, dai vertici della Figc veneta, che hanno conferito a Da Rold la Benemerenza regionale. La consegna del premio è avvenuta al Teatro Ferrari di Camposampiero (provincia di Padova), dove è andata in scena la Festa delle premiazioni relativa alla stagione 2021-2022. «Il fatto che si siano ricordati di me rappresenta una soddisfazione enorme – commenta proprio Da Rold -. Ma c’è chi merita ben più del sottoscritto».
Nella vita di Toni, il pallone ha iniziato a rotolare molto presto: «Il calcio è una passione che nasce fin da quando ero bambino. E col tempo è diventato un virus, che ogni tanto appare e deflagra. È ciò che mi impegna quotidianamente e che adoro fare. Come adoro lavorare nel settore giovanile».
Da Rold è stato premiato dal presidente Giuseppe Ruzza insieme a Daniele Gusatto, dirigente dell’Asd Borgo Valbelluna: «Credo profondamente nella SSD Dolomiti Bellunesi – conclude Toni – il cui progetto non potrà che avere sviluppi positivi. Anche perché contribuirà a creare maggiore visibilità. Non a caso, diversi ragazzi sono già richiesti da società professionistiche. Nessun dubbio: sempre più giovani bellunesi sono destinati ad affacciarsi al calcio che conta». Parola di factotum.
Ringraziamo per la foto il presidente della Figc provinciale, Orazio Zanin