DOLOMITI BELLUNESI-VILLAFRANCA VERONESE 0-1
GOL: pt 40’ Menolli.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas, Pasqualino, Macchioni (st 19’ Toniolo), Conti, Alari (st 25’ Corbanese), Pettinà, A. Cossalter, Casella (st 34’ Faraon), Svidercoschi, Artioli, Estévez (st 13’ De Paoli) (a disposizione: Saccon, Sommacal, Cucchisi, De Carli, Onescu). Allenatore: L. Brando.
VILLAFRANCA VERONESE: Ballato, Amoh, Gardini, Boccalari (st 19’ Fanini), Stanghellini, Tosi, Malavasi (st 34’ Fornari), Menolli, Xeka (st 21’ Manconi), Vetere (st 21’ Mazzi), Ciuffo (st 37’ Marchetti) (a disposizione: Spezia, Maccarone, Gallo, Cannoletta). Allenatore: F. Damini.
ARBITRO: Federico Muccignato di Pordenone (assistenti: Stefano Petarlin di Vicenza e Luca Gibin di Chioggia).
NOTE. Spettatori 400 circa. Ammoniti: Conti, Sommacal (dalla panchina), Alari. Espulso: Stanghellini (st 44’) per aver fermato una chiara occasione da rete e Pasqualino (st 50’) per somma di ammonizioni. Angoli: 8-3 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 1’; st 5’.
È amaro e senza punti il debutto nel campionato di serie D della SSD Dolomiti Bellunesi: la neopromossa Villafranca Veronese, infatti, passa allo Zugni Tauro grazie a una magistrale punizione di Menolli, a ridosso dell’intervallo. E grazie, in particolare, a un portiere in versione-saracinesca: il diciannovenne Andrea Ballato para tutto ciò che può parare. Così, nonostante la lunga sequenza di occasioni, i dolomitici non sfondano e l’intera posta in palio finisce a un avversario che non mette in mostra solo l’entusiasmo tipico di chi è appena salito di categoria, ma anche solidità e organizzazione di gioco.
DUE CAMBI – Rispetto all’undici di Coppa Italia, mister Brando cambia due pedine: in difesa, Conti prende il posto di Toniolo, mentre davanti Vinciguerra (infortunato al ginocchio e in attesa di essere operato) viene rilevato dallo spagnolo Estévez. L’approccio è buono. Tanto è vero che Ballato deve subito volare su un gran destro di Pasqualino: poco più tardi, viene annullato un gol a Svidercoschi e Artioli prova la magia quasi da metà campo, ma è ancora provvidenziale l’estremo difensore ospite. Tutto questo in meno di un quarto d’ora.
MISURE – Alla lunga, però, il Villafranca prende le misure e riesce a rendersi pericoloso con Amoh, che prima impegna Virvilas, poi sfiora il legno con un imperioso colpo di testa. E mentre Ballato è ancora decisivo (al 33’ su Svidercoschi, in seguito a un rapido scambio in area con Cossalter), il pari ruolo lituano nulla può sul preciso calcio di punizione di Menolli: al 40’, l’equilibrio è spezzato.
NERVOSISMO – Nella ripresa, ci provano Conti (7’) e Pasqualino (11’), ma il numero 1 veronese è strepitoso. La pressione dolomitica sale; a salire, però, è pure il nervosismo. Trovare spazi nella retroguardia avversaria non è facile e il finale è caratterizzato da ben due espulsioni. Una la rimedia Stanghellini, che interrompe in maniera irregolare una chiara occasione da rete; l’altra Pasqualino, punito con un doppio giallo. I cambi, invece, non sortiscono effetti. Non sul risultato, almeno. E i tre punti prendono la strada di Villafranca.
MURO – «Ci sono state parecchie situazioni pericolose – è l’analisi di mister Lucio Brando – ma abbiamo un po’ sbattuto contro un muro: il loro portiere ha fatto grandi cose. Gli porgiamo i complimenti, come a Menolli, bravissimo sui calci piazzati. Rispetto a qualità e dominio del gioco, c’è poco da dire: i ragazzi sono stati generosi e hanno interpretato bene la partita. Siamo rimasti nella metà campo avversaria sostanzialmente per 90’. La prestazione si è rivelata importante. E la strada che abbiamo intrapreso non è sbagliata».
Foto di Giuseppe De Zanet