Nel segno del tre: il numero che identifica l’attuale posizione nella graduatoria generale, in quella delle reti realizzate (28) e subite (appena 16 in 19 gare). Ma tre è anche il numero della giornata all’orizzonte, per quanto riguarda il girone di ritorno. La SSD Dolomiti Bellunesi, infatti, ha ripreso a lavorare sul rettangolo verde in vista della sfida in programma domenica 21 gennaio (ore 14.30), contro il Mori Santo Stefano. Attenzione alla novità: si gioca allo stadio comunale di Sedico.
TRAGUARDO COMUNE – L’orchestra dolomitica suona e interpreta a più voci lo stesso spartito. E fra le varie “voci” non manca quella di chi, negli ultimi tempi, entra a partita in corso per imprimere ritmi elevati fino al triplice fischio, dare intensità, “strappare” con una serie di accelerazioni. Come fa, nel migliore dei modi, Filippo De Paoli. E come ha fatto pure a Bolzano, in occasione del successo per 2-1, in rimonta, sulla Virtus: «Finora – argomenta l’attaccante passato per il settore giovanile del Monza – abbiamo condotto un ottimo percorso soprattutto perché affrontiamo sempre partite e allenamenti con l’atteggiamento giusto». Tutti remano nella stessa direzione. E per un traguardo comune: «La nostra principale qualità è legata al fatto di essere molto uniti. Ci aiutiamo l’uno con l’altro, in ogni occasione».
AVVERSARI MOTIVATI – Dopo aver messo l’impronta sulla nona affermazione stagionale, i dolomitici si concentrano sul prossimo impegno contro il Mori Santo Stefano: una compagine che occupa la penultima posizione in classifica, ma è in salute. Basti pensare che è andata a punti in cinque delle ultime sei partite: «Ci aspetta una partita tosta contro avversari desiderosi di uscire dalla zona retrocessione. E, di conseguenza, saranno molto motivati. Noi, comunque, vogliamo dare continuità alla vittoria di Bolzano». E con De Paoli pronto a dare il suo contributo, come di consueto: «Cerco sempre di farmi trovare pronto e di aiutare la squadra».
MOTIVAZIONI EXTRA – L’Union Clodiense Chioggia sta facendo un campionato a sé, ma alle spalle della capolista – una squadra che ha lasciato per strada appena cinque punti: due dei quali glieli ha sfilati la SSD Dolomiti Bellunesi – può succedere di tutto. E, in questo senso, De Paoli e compagni cullano pensieri ambiziosi. Anche perché il secondo posto, occupato dal Treviso, dista appena tre lunghezze: «Giocare con un obiettivo ci motiva ulteriormente».
Foto di Giuseppe De Zanet