Non bastavano i 9 gol stagionali? No, perché Lorenzo Caprioni non è un semplice – per quanto determinate ed efficace – finalizzatore.
È anche e soprattutto un regista aggiunto.
Un elemento di qualità, capace di “legare” il gioco e di cucire trame come un sarto di qualità.
E allora non stupisce poi troppo il fatto che, a un numero di realizzazioni che lambisce la doppia cifre, il “Cap” abbia aggiunto qualcosa come dieci assist. Tre dei quali sfornati nella trasferta lombarda di Castegnato, dove il trentaquattrenne passato per Lentigione e Forlì ha indossato i panni di re Mida e trasformato in oro tutto ciò che toccava. Poi, un altro passaggio vincente al “Tenni” di Treviso, quindi con l’Este, per “stappare” la partita. E a Bolzano, all’inizio dell’anno solare. Infine, con il Chions allo Zugni Tauro (dove Lorenzo ha realizzato pure una doppietta, nobilitata da una punizione scoccata da metà campo), a Breno, ancora col Treviso, e a Carlino. Anche in Friuli, gol e assist.
In tema di servizi illuminanti, ha voce in capitolo pure Giacomo Marangon: 7 i suoi assist, due dei quali sfornati nella trasferta di Breno. E se aggiungiamo i 9 centri, allora si può facilmente intuire quanto dirompente sia stato il suo impatto a stagione corso per la SSD Dolomiti Bellunesi.
A quota 3 assist, ecco Tardivo, Baldassar e un Biancheri ispirato in coppa, grazie a due sponde smarcanti, nei primi due turni, e la rete qualificazione siglata nei sedicesimi con la Luparense. A quota 2, Cozzari, De Carli, Thomas Cossalter e Mazza. E a uno, Alex Cossalter, Tiozzo, Toniolo e De Paoli, che ha chiuso la triangolazione con Marangon. E la stagione, nella semifinale playoff contro il Campodarsego.
Foto di Giuseppe De Zanet