È il 16 febbraio 2020: si gioca al polisportivo, l’avversario è l’Ambrosiana e un centravanti col 9 sulla schiena e la fascia da capitano al braccio estrae dal cilindro una prodezza destinata a diventare materiale da cineteca: avvitamento in aria, coordinazione perfetta, impatto con la sfera ad altezze ragguardevoli. Rovesciata e gol: una perla da album Panini, che vale l’1-0 e la vittoria. La perla è firmata da Simone Corbanese.
ORA LA SOSTANZA – Un anno e nove mesi dopo, lo stadio è sempre lo stesso. Così come l’avversario. E il protagonista di un un gesto tecnico degno di Ibrahimovic, Rooney o Ronaldo sogna il medesimo epilogo. Magari con un tasso di spettacolarità meno elevato. L’importante è la sostanza: il successo. Sì, perché la SSD Dolomiti Bellunesi è reduce da due stop di fila e non confeziona i tre punti casalinghi dal debutto in campionato (4-1 al Levico Terme). Al cospetto dell’undici di Valpolicella, penultimo con un bilancio di una vittoria e sette sconfitte, l’occasione per tornare a sorridere va colta al volo. Anche perché, al centro dell’attacco, c’è lo stesso bomber della rovesciata: «Alcuni gol rimangono nella testa di un centravanti – afferma Simone Corbanese – ma di indole sono una persona che guarda avanti. E pensa a segnare la prossima rete: l’attimo in cui la palla entra in porta scatena un’emozione difficilmente descrivibile. Un’emozione che sento il desiderio di riprovare ogni volta che scendo in campo».
SERENITÀ – Magari già domani (fischio d’avvio alle ore 14.30, arbitra Mauro Stabile di Padova): «Ci aspetta una partita tosta – riprende il Cobra – da interpretare con serenità. Lasciamo fuori dal rettangolo verde ansie e patemi, cerchiamo invece di sfoderare intensità e voglia. L’avversario? Quando arrivi da due sconfitte non puoi permetterti di pensare a chi hai davanti, ma solo a te stesso».
BERSAGLIO – La SSD Dolomiti Bellunesi non è riuscita a trovare il bersaglio negli ultimi 180’: «Non sono preoccupato – frena il capitano -. Lo sarei se non riuscissimo a creare occasioni. In realtà le nostre opportunità per far male le abbiamo avute». Insomma, nessun allarmismo: «Ognuno di noi deve vivere la situazione con senso di responsabilità, ma anche con grande equilibrio. Come non eravamo dei fenomeni dopo il 3-1 al San Martino Speme, che è valso il quarto posto, non siamo scarsi adesso». Parola di Simone Corbanese: l’uomo che segna gol impossibili.
Foto di Giuseppe De Zanet