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La SSD Dolomiti Bellunesi apre le porte al futuro. E, attraverso una conferenza stampa a Palazzo Piloni, ha delineato il percorso verso il mondo del professionismo: «Stiamo vivendo un momento eccezionale – ha affermato il presidente Paolo De Cian -. La promozione in C rappresenta un traguardo programmato fin dalla nascita della compagine, nel 2021. Anche se il nostro è un progetto giovane. E si è strutturato nel tempo, grazie alle tante energie e risorse umane che, fin da subito, si sono messe a disposizione». 

CAPISALDI – Erano quattro i capisaldi iniziali: «Dare vita a un settore giovanile di eccellenza in Veneto; creare un senso di appartenenza al territorio nei calciatori e nei collaboratori; far crescere il movimento provinciale. E raggiungere il professionismo con la prima squadra, così da garantire una vetrina nazionale al territorio. Ebbene, i risultati raggiunti, con la ciliegina della Lega Pro, sono il frutto di un intenso lavoro, di una visione strategica chiara e del sostegno di chi ha contribuito attivamente alla crescita del club». 

CONSOLIDAMENTO – Ma ora si apre una nuova sfida: «E richiede investimenti e collaborazione per garantire un futuro solido e ambizioso. Gli obiettivi di partenza, che confermiamo, dovranno essere implementati. Con il consolidamento legato alla partecipazione alla Serie C, l’adeguamento e la gestione degli stadi di Belluno e Feltre e il potenziamento del settore giovanile, oltre che dell’attività finalizzata all’inclusione. Ecco perché abbiamo scelto di attuare una procedura di aumento del capitale sociale: il primo step per offrire l’opportunità, a quanti fossero interessati, di vivere più da vicino la vita della società». È necessario, però, “giocare di squadra”: «Per cementare le nostre basi – ha aggiunto De Cian – e affrontare l’impegnativa stagione in Lega Pro, facciamo appello alle aziende e agli imprenditori, oltre che alle istituzioni politiche e amministrative. A cominciare dall’ente Provincia, i Comuni di Belluno, Feltre, Seren del Grappa, il Fondo dei Comuni Confinanti, il Prefetto e il Questore di Belluno, le fondazioni bancarie. Senza considerare la politica nazionale, a cui chiediamo ogni sforzo per sostenerci verso un futuro di ulteriori successi. Oggi è il loro momento. Domani sarà troppo tardi». 

PROSSIMO CAPITOLO – De Cian va dritto al punto: «Vorremmo scrivere insieme il prossimo capitolo e, per questo, ci aspettiamo un aiuto da tutti. Ce lo meritiamo. E se lo merita il territorio. Siamo la provincia sede delle Olimpiadi invernali 2026: cogliamo l’occasione di sostenere una realtà come la Dolomiti Bellunesi, che di questa provincia si è fatta promotrice». Sulla stessa linea di pensiero, Dario Cremonese, nella duplice veste di consigliere del cda e main sponsor col marchio Sportful: «C’è bisogno che altre realtà si avvicinino con passione e partecipino alla vita societaria. Speriamo di coinvolgere il maggior numero di aziende, dall’Agordino ad Arsiè». In rappresentanza del consiglio di amministrazione c’erano pure Alberto Lazzari, Stefano Maset, Gianpiero Perissinotto. E il vice presidente Nicola Giusti: «Ci attende una stagione entusiasmante. La Serie C ha una copertura mediatica rilevante, con la diretta delle partite nei principali network sportivi. È una grande opportunità per il territorio di essere conosciuto».

IMPIANTI – Infine, Claudio Fant si è soffermato sulla sfera relativa agli impianti: «C’è stato un sopralluogo da parte dei tecnici della Lega Pro allo stadio Zugni Tauro di Feltre. Le indicazioni sono chiare: sappiamo ciò che dobbiamo fare. Ad ogni modo, nell’attesa di capire la tempistica dei lavori, abbiamo inoltrato la richiesta per disputare le gare di inizio stagione a Fontanafredda».